COMUNQUE... ANCHE iO AVREI SEGUITO CIECAMENTE UN UOMO CAPACE DI TRASFORMARE (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
All'idiozia, alla maleducazione, al mancato rispetto, non c'è più limite .....

La domanda è: perché lo ha fatto?

Perché ha calato i pantaloni alla sua bambina e le ha fatto fare la cacca nel bel mezzo di piazza San Marco a Venezia?

E soprattutto, perché non ha usato i bagni pubblici ubicati a pochi metri?

Sono le domande a cui, probabilmente, i cittadini veneziani non avranno mai risposta.

Anche se sono abituati, purtroppo, a veder deturpare le bellezze della città.
Il primo ottobre scorso, alcuni passanti hanno fotografato un turista intento a tenere sospesa la bambina per permetterle di fare la cacca.

E dove farla, se non in piena piazza San Marco?

Però insomma, se lì vicino ci sono dei bagno pubblici, forse sarebbe stato il caso di fare qualche passo per portare la bimba al wc. Piazza San Marco, con la sua bellezza, meriterebbe più rispetto.
 

Val

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Ancora un fine settimana di rivolte dei migranti.
Che sono stati scovati a rubare dai cassonetti della Caritas, quelli dove si raccolgono abiti usati e in buono stato da consegnare ai poveri.
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Ma che hanno anche inscenato proteste contro il cibo che l'Italia assicura loro e hanno dato vita ad una rivolta che ha portato gli operatori a trovarsi in piena notte fuori dallo stabile di cui sarebbero i responsabili.
È successo tutto in provincia di Biella nelle giornate di sabato e domenica.

Nel centro di Cossato, un rappresentante della Lega Nord ha fotografato profughi intenti a rubare dai cassonetti della Caritas.
Non appena è stato visto, i migranti si sono avvicinati minacciosamente al leghista intimandolo di non mandare in giro quelle immagini che li ritraevano.

Ma non solo. Perché la sera stessa gli stessi profughi hanno rifiutato con disprezzo la cena data loro dalla cooperativa che li gestisce solo perché non di loro gradimento.
A quel punto hanno insistito affinché gli operatori andassero a loro spese a comprare 40 pizze in un vicino locale.
A confermare la notizia è un volontario del centro che per paura di ritorsioni preferisce rimanere anonimo.

"La situazione legata all’ospitalità dei migranti sul territorio biellese sta prepotentemente tornando di attualità". E si capisce. Non fosse altro perché il caso di Cossato non è isolato. Anzi.
A Zimone, infatti, gli immigrati hanno inscenato una rivolta che sembra quasi un ammutinamento.

Nel pieno della notte hanno costretto gli operatori della cooperativa ad uscire fuori dal fabbricato dove sono ospitati i migranti, rimanendo segregati in cortile.
A quel punto sono intervenute le forze dell'ordine che hanno dovuto instaurare una trattativa per riportare la calma.
Il motivo è quello del mancato pagamento dei 2,50 euro giornalieri che spetterebbero ai migranti per le piccole spese.

"I biellesi sono gente pacata, per bene che storicamente ha fatto del lavoro la propria bandiera, non è accettabile che in nome dell’accoglienza buonista ad ogni costo si metta a rischio l’incolumità degli operatori e si sputi nel piatto che ha garantito l’accoglienza".
 

Val

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"Uno spazio di cui dobbiamo preservare la capacità di libero sviluppo, di accesso e di neutralità. Un luogo dove i diritti della persona devono comunque trovare altrettanta tutela e vedere garantita la loro piena efficacia oggi minacciata da un'aggressione ai dati personali, da fenomeni violenti come il cyberbullismo, dalla creazione di oligopoli, dalla censura e dalla sorveglianza di massa"

"Non mi trovo d'accordo infatti con chi sostiene che per tutelare Internet è necessaria l'assenza di regole. Le regole infatti già ci sono ma sono dettate o dai grandi soggetti economici, che hanno di mira naturalmente il loro esclusivo tornaconto economico, ovvero da Stati che ne vogliono imbrigliare e limitare l'accesso come luogo di emancipazione e partecipazione democratica"

A poco più di due anni dalla bufera sull'intervista a Repubblica in cui si scagliava contro "l'anarchia del web", la presidente della Camera torna alla carica sulla necessità di regolamentare quello "straordinario spazio di comunicazione, confronto, di partecipazione dal basso, di sviluppo economico e sociale, divenuto ormai presenza indispensabile nella nostra vita quotidiana, professionale, politica e sociale" che è internet.
 

Val

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Chissà se questa volta avranno le palle per dire "no" ma, :no::no: la cadrega, la cadrega conta molto....

Nelle ultime ore ha iniziato a montare, nella sinistra piddì, preoccupazione e fastidio per l'ascesa di Verdini e per quello che viene definito come un pericoloso flirt con il premier.

"Non mi preoccupo di Verdini e compagnia - tuona Pier Luigi Bersani - mi preoccupo del Pd e delle politiche di governo. Sembra che valori, ideali e programmi di centrosinistra si sviliscano in trasformismi, giochi di potere e canzoncine".

Le fibrillazioni all'interno della minoranza non escludono ripercussioni non solo sulle restanti votazioni al ddl Boschi ma anche su una legge di stabilità sulla quale in tanti, nella minoranza, storcono il naso, a partire dall’annunciato taglio delle tasse sulla casa.

"Bisogna rendere più chiaro dove si stia andando - mette in chiaro Bersani - senza cortine fumogene, giochi di parole e battute assolutorie".

Nelle prossime ore si vedrà quanto e come la nuova divisa da "riformatori" dei senatori Ala influirà sulle decisioni della sinistra Pd.

Di certo, argomentano i senatori bersaniani, dopo il via libera all’intesa sull’elettività dei senatori, ora la minoranza attende che venga modificata, di conseguenza, anche la norma transitoria inserita nell’articolo 39 del ddl.
Prima, invece, sarà il nodo dell’elezione del presidente della Repubblica - con la minoranza che vuole allargare la platea degli elettori - contenuto nell’articolo 21 a tenere banco a Palazzo Madama.

"Sembra, e non da oggi, che ci sia una circolazione extracorporea rispetto al Pd e alla maggioranza di governo - denuncia Bersani dal suo profilo Facebook - tanta nostra gente pensa che sia ora di rendere più chiaro dove si stia andando. Anch’io la penso così".
 

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