Scritto il
6 marzo 2013
Abiti a Prato? Vorresti comprare casa? Ottimo! Se sei cinese puoi farlo, la banca ti concederà il mutuo senza problemi, non serve nemmeno che tu abbia un reddito tale da potertelo permettere.
Siamo veramente arrivati alla frutta, è notizia di questi giorni che il comune di Prato, grazie alla sua attività di lotta all’evasione fiscale, ha scoperto e prontamente segnalato all’agenzia delle entrate, che molti soggetti di nazionalità cinese con dichiarazioni dei redditi al limite della sopravivenza erano in realtà intestatari di beni immobili e auto di grossa cilindrata, alcuni di questi fascicoli sono già stati inviati anche alla procura di prato.
Negli ultimi quattro anni molte banche della zona hanno concesso almeno mille mutui a cittadini cinesi per un importo di ca. 200 milioni di euro, fin qui niente di strano se non fosse che gli intestatari dei mutui non rientrano nei classici parametri di reddito richiesti invece ai cittadini Italiani, una forma di razzismo al contrario.
L’assessore alla sicurezza Aldo Milone, dopo aver accertato che dalle carte a disposizione delle Agenzia delle Entrate, non risulta nessun garante per mutui concessi a persone con redditi anche inferiori ai 5000 euro annui, ha richiesto l’intervento di Bankitalia.
C’è addirittura un caso limite di un ragazzo cinese che nel 2006 è riuscito ad ottenere un mutuo da 250000 euro senza l’intervento di nessun garante presentando una dichiarazione dei redditi del 2005 di 227 euro, sappiamo bene che nessuna banca avrebbe mai concesso un mutuo del genere oltretutto senza garanzie ed il sospetto che in realtà esistano dei garanti occulti a dispetto della legge che prevede che i garanti siano palesi e dimostrino la provenienza legale delle somme messe come fondo di garanzia.
Voglio sperare che le varie filiali avessero già segnalato queste anomalie a Bankitalia prima dell’intervento dell’assessore Milone, questo ci permetterebbe di mantenere ancora un barlume di fiducia sull’operato delle banche, fiducia che alla luce degli ultimi eventi è ridotta veramente ai minimi termini.
Visti i fatti di cui sopra, mi auguro che vengano fatti ulteriori controlli su tutto il territorio Italiano perchè sospetto che non sia una pratica circoscritta solo alla zona di Prato.
Concludo con una dichiarazione dello stesso assessore Aldo Milone: “Ad attendere la risposta non è solo l’Amministrazione Comunale ma la città tutta. Mi riferisco in particolare ad artigiani, commercianti, piccoli imprenditori e i cittadini che si sono visti sbattere la porta in faccia nonostante le garanzie presentate e con dichiarazioni dei redditi ben superiori a quelle dei più fortunati cittadini cinesi. La giunta Cenni si muoverà con ogni mezzo a sua disposizione perché gli organi chiamati a vigilare svolgano come si deve la loro funzione. Pecunia non olet, ma a tutto c’è un limite”.
Aggiungerei che non solo la città di Prato attende una risposta ma tutta l’Italia.