Il presidente venezuelano Hugo Chavez è morto. Lo ha annunciato in un discorso televisivo il vicepresidente Nicolas Manduro spiegando che il leader, da due anni in lotta contro il cancro, è deceduto alle ore 16.25 locali. "Abbiamo ricevuto la dura e tragica notizia che il comandante i presidente Hugo Chavez è morto" ha detto in una diretta tv dall'ospedale di Caracas il vice presidente Maduto in lacrime mentre i militari intorno a lui hanno gridato "lunga vita a Chavez". Chavez aveva 58 anni ed era stato ricoverato d'urgenza in ospedale il 18 febbraio scorso per un'aggravarsi delle sue condizioni. Ha guidato il Venezuela per 15 anni.
Per un uomo così discusso, le reazioni sono state di segno opposte. Il Paese più vicino a leader scomparso, Cuba, ha proclamato tre giorni di lutto. Il presidente russo Valdimir Putin ha definito Chavez "un uomo non comune e forte" che ha dato un enorme contributo alle relazioni tra Mosca e Caracas. Per la Cina è "un amico del popolo". Di opposto orinentamento, come prevedibile, l'orientamento del "grande nemico". Secondo Barack Obama, con la morte di Chavez "si apre un nuovo capitolo". Il Dipartimento di Stato Usa ha bollato come "assurde" le accuse di complotto mosse da Caracas. "In questo momento difficile - ha osservato Obama - gli Stati Uniti ribadiscono il loro sostegno al popolo venezuelano e il loro interesse a sviluppare un rapporto costruttivo con il governo del Venezuela. Gli Stati Uniti mantengono il loro impegno verso politiche volte a promuovere i principi democratici, il ruolo della legge e il rispetto dei diritti umani". Poche ore prima dell'annuncio della morte di Chavez, il vicepresidente Nicolas Maduro aveva accusato gli Usa di aver complottato contro "il comandante". "Stiamo seguendo le piste degli elementi che configurano questo complotto velenoso", aveva attaccato Maduro durante un lungo intervento in tv paragonando il destino di Chavez a quello del leader palestinese Yasser Arafat e attribuendo le responsabilita' "al nemico storico della Patria".
CHAVEZ, 15 ANNI DA PRESIDENTE - Amico di Fidel Castro e nemico di George Bush. Il personaggio politico più importante dell'America latina è spirato oggi a Caracas dopo 15 anni di governo. Fu infatti nel 1998 che il leader venezuelano vinse le elezioni contro l'ex miss Universo Irene Saez, da allora la sua guida del Paese è stata ininterrotta, sopravvissuta a tentativi di Golpe, a complotti, ma non alla malattia, arrivata nel giugno 2011. Anche in questo caso, gia' afflitto da un tumore pelvico, Chavez, lo scorso 7 ottobre, vinse ancora una volta le elezioni. Quattro operazioni, l'ultima l'11 dicembre scorso, l'illusione di una ripresa, e poi l'agonia e oggi la morte. L'ombra di una cospirazione si e' affacciata anche oggi, il suo ultimo giorno di vita, con le accuse dirette del suo vicepresidente, Nicolas Maduro, che ha accusato i suoi 'nemici' di averlo ucciso avvelenandolo e provocando la sua malattia, come si presume sia stato fatto con il plutonio radioattivo per Arafat. Hugo Rafael Chvez Frias era nato il 28 luglio 1954 a Caracas da una famiglia povera. Si era pero' iscritto all'Accademia militare dove svolte la sua carriera. Lì si innamorò di Simon Bolivar e fondo' il movimento Mbr-200 che promuoveva la sua visione di socialismo democratico, integrazione dell'America Latina e l'anti-imperialismo. Chvez fondò il Movimento Quinta Repubblica dopo aver organizzato, nel 1992, un fallito colpo di Stato contro l'allora presidente Carlos Andre's Perez. Fu eletto presidente nel 1998 grazie alle sue promesse di aiuto per la maggioranza povera della popolazione del Venezuela e fu rieletto nel 2000, nel 2006 e nel 2012. In politica estera si e' mosso contro il Washington consensus sostenendo modelli di sviluppo economico alternativi, richiedendo la cooperazione dei paesi piu' poveri del mondo, specialmente di quelli sudamericani.
Sposato due volte e separato dalla sua seconda moglie, Marisabel Rodri'guez, Chavez ha quattro figli, Rosa Virginia, Maria Gabriela, Hugo Rafael e Rosine. In politica estera Chavez inizio' a operare per il rafforzamento dell'Opec anche grazie al miglioramento delle relazioni diplomatiche con tutti i paesi membri. A livello continentale Chævez domanda un'integrazione dei paesi latino-americani da effettuarsi anche mediante l'ALBA (Alternativa Bolivariana para America Latina y el Caribe) costituita in contrapposizione all' ALCA (Area di Libero Commercio delle Americhe) voluta dagli USA. Nonostante l'opposizione di sempre agli Stati Uniti, Chavez aveva mostrato un'apertura verso Obama affermando di "volerlo aiutare". Piu ambigui i suoi rapporti con l'Iran e Ahmadinejad. Di recente i due aveva comunque riaffermato la propria alleanza contro gli Usa: "Saremo uniti per sempre" aveva annunciato il leader iraniano" nella sua visita a Caracas in cui con Chavez aveva preso per l'ennesima volta in giro Washington, scherzando sulla bomba atomica.