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ottimista 2011

forza magico torino
E' indirizzata all'onorevole Silvio Berlusconi, all'onorevole Pier Luigi Bersani e "al signor Beppe Grillo", che non è eletto in Parlamento ma è indiscutibilmente leader politico quanto gli altri due, l'invito "a Palazzo Chigi per una informativa e uno scambio di opinioni" rivolto da Mario Monti in vista del 14 marzo prossimo quando "avrà luogo a Bruxelles la riunione del Consiglio Europeo di primavera, dedicata alla discussione delle priorità per la politica economica dell'Unione Europea e degli Stati membri nel 2013".
"Il Consiglio farà inoltre il punto sui progressi compiuti nel percorso di completamento dell'Unione economica e monetaria e affronterà il tema delle relazioni strategiche tra l'Unione e la Russia", ricorda nella lettera di invito, diffusa da Palazzo Chigi, il Professore, ricordando che "compete al presidente del Consiglio in carica, ancorché limitatamente agli affari correnti, di rappresentare l'Italia a tale riunione".
"Poiché, data la particolare situazione attuale, non à possibile svolgere il preventivo scambio di opinioni con il Parlamento, prassi introdotta dal governo che ho l'onore di presiedere, riterrei opportuno supplirvi mediante incontri con ciascun leader delle coalizioni o forze politiche che sono rappresentate nel nuovo Parlamento", scrive ancora Monti.
"Si raccoglierebbe in tal modo l'auspicio già espresso nei giorni scorsi dal Presidente della Repubblica - sottolinea - a favore di una iniziativa di tale natura, che potrà consentire di individuare direttamente elementi di consenso, accanto a possibili divergenze, sulle tematiche all'ordine del giorno della prossima riunione del Consiglio Europeo".
"Alla luce di quanto sopra - è dunque la formula conclusiva - sono lieto di invitarla a Palazzo Chigi per una informativa e uno scambio di opinioni. La mia segreteria prendera' i necessari contatti per concordare l'incontro, che confido possa avere luogo nei prossimi giorni. La ringrazio per la cortese attenzione e, in attesa di incontrarLa, Le porgo cordiali saluti".
 

ottimista 2011

forza magico torino
Il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta ha deciso di portare avanti i temi che stanno a cuore al Movimento 5 Stelle e a Beppe Grillo come l’abolizione delle Province e il reddito di solidarietà, facendo della Sicilia un modello da seguire per il resto dell’Italia (La Sicilia abolisce le province: l’annuncio di Crocetta).

Il reddito di solidarietà si avvicina molto al reddito di cittadinanza ed è pari a 1000 euro.
Dopo l’accordo raggiunto durante il vertice della maggioranza Crocetta ha abolito, approvando un disegno di legge, 9 Province regionali che saranno sostituite da liberi consorzi tra comuni. Il testo del disegno di legge arriverà domani mattina presso la Commissione Affari istituzionali.
Ma la giunta Crocetta non si è limitata a questo: si cercherà di coprire anche il grosso debito che la regione ha con la pubblica amministrazione pari a 6 miliardi di euro, tramite l’emissione di “Trinacria bond”.
Per quanto riguarda invece l’abolizione delle Province, in tal senso si erano espressi a favore già i deputati 5 Stelle. Una parte dei risparmi ottenuti dall’abolizione delle Province sarà destinata al reddito di solidarietà per una spesa di 130 milioni di cui 12 milioni risparmiati dalle indennità dei presidenti, assessori e consiglieri.
I dipendenti delle Province non perderanno il loro lavoro ma saranno assorbiti da Regione e comuni
 

ottimista 2011

forza magico torino
Sesso: per far fecile una donna le dimensioni contano davvero. Verità o bufala? E quale sarebbe la misura ideale?

Quante volte ci è capitato di affermare che le dimensioni non contano ma è l'uso che se ne fa che sono importanti? Ecco ora sembra che sia proprio tutto il contrario. Ad affermarlo è lo studio di Stuart Brody, psicologo scozzese, secondo il quale le donne riescono a raggiungere il piacere con un pene di dimensioni maggiori. La ricerca è stata recentemente pubblicata sull’autorevole "Journal of Sexual Medicine".

Verità o bufala? Su che prove si basa lo studio? E quale sarebbe la misura ideale perchè una donna raggiunga il massimo del piacere?
 

tashtego

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Sesso: per far fecile una donna le dimensioni contano davvero. Verità o bufala? E quale sarebbe la misura ideale?

Quante volte ci è capitato di affermare che le dimensioni non contano ma è l'uso che se ne fa che sono importanti? Ecco ora sembra che sia proprio tutto il contrario. Ad affermarlo è lo studio di Stuart Brody, psicologo scozzese, secondo il quale le donne riescono a raggiungere il piacere con un pene di dimensioni maggiori. La ricerca è stata recentemente pubblicata sull’autorevole "Journal of Sexual Medicine".

Verità o bufala? Su che prove si basa lo studio? E quale sarebbe la misura ideale perchè una donna raggiunga il massimo del piacere?

un utile suggerimento allo psicologo scozzese per un piu' proficuo utilizzo del breve tempo che gli e' concesso su questa terra...

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ottimista 2011

forza magico torino
Il presidente venezuelano Hugo Chavez è morto. Lo ha annunciato in un discorso televisivo il vicepresidente Nicolas Manduro spiegando che il leader, da due anni in lotta contro il cancro, è deceduto alle ore 16.25 locali. "Abbiamo ricevuto la dura e tragica notizia che il comandante i presidente Hugo Chavez è morto" ha detto in una diretta tv dall'ospedale di Caracas il vice presidente Maduto in lacrime mentre i militari intorno a lui hanno gridato "lunga vita a Chavez". Chavez aveva 58 anni ed era stato ricoverato d'urgenza in ospedale il 18 febbraio scorso per un'aggravarsi delle sue condizioni. Ha guidato il Venezuela per 15 anni.
Per un uomo così discusso, le reazioni sono state di segno opposte. Il Paese più vicino a leader scomparso, Cuba, ha proclamato tre giorni di lutto. Il presidente russo Valdimir Putin ha definito Chavez "un uomo non comune e forte" che ha dato un enorme contributo alle relazioni tra Mosca e Caracas. Per la Cina è "un amico del popolo". Di opposto orinentamento, come prevedibile, l'orientamento del "grande nemico". Secondo Barack Obama, con la morte di Chavez "si apre un nuovo capitolo". Il Dipartimento di Stato Usa ha bollato come "assurde" le accuse di complotto mosse da Caracas. "In questo momento difficile - ha osservato Obama - gli Stati Uniti ribadiscono il loro sostegno al popolo venezuelano e il loro interesse a sviluppare un rapporto costruttivo con il governo del Venezuela. Gli Stati Uniti mantengono il loro impegno verso politiche volte a promuovere i principi democratici, il ruolo della legge e il rispetto dei diritti umani". Poche ore prima dell'annuncio della morte di Chavez, il vicepresidente Nicolas Maduro aveva accusato gli Usa di aver complottato contro "il comandante". "Stiamo seguendo le piste degli elementi che configurano questo complotto velenoso", aveva attaccato Maduro durante un lungo intervento in tv paragonando il destino di Chavez a quello del leader palestinese Yasser Arafat e attribuendo le responsabilita' "al nemico storico della Patria".
CHAVEZ, 15 ANNI DA PRESIDENTE - Amico di Fidel Castro e nemico di George Bush. Il personaggio politico più importante dell'America latina è spirato oggi a Caracas dopo 15 anni di governo. Fu infatti nel 1998 che il leader venezuelano vinse le elezioni contro l'ex miss Universo Irene Saez, da allora la sua guida del Paese è stata ininterrotta, sopravvissuta a tentativi di Golpe, a complotti, ma non alla malattia, arrivata nel giugno 2011. Anche in questo caso, gia' afflitto da un tumore pelvico, Chavez, lo scorso 7 ottobre, vinse ancora una volta le elezioni. Quattro operazioni, l'ultima l'11 dicembre scorso, l'illusione di una ripresa, e poi l'agonia e oggi la morte. L'ombra di una cospirazione si e' affacciata anche oggi, il suo ultimo giorno di vita, con le accuse dirette del suo vicepresidente, Nicolas Maduro, che ha accusato i suoi 'nemici' di averlo ucciso avvelenandolo e provocando la sua malattia, come si presume sia stato fatto con il plutonio radioattivo per Arafat. Hugo Rafael Chvez Frias era nato il 28 luglio 1954 a Caracas da una famiglia povera. Si era pero' iscritto all'Accademia militare dove svolte la sua carriera. Lì si innamorò di Simon Bolivar e fondo' il movimento Mbr-200 che promuoveva la sua visione di socialismo democratico, integrazione dell'America Latina e l'anti-imperialismo. Chvez fondò il Movimento Quinta Repubblica dopo aver organizzato, nel 1992, un fallito colpo di Stato contro l'allora presidente Carlos Andre's Perez. Fu eletto presidente nel 1998 grazie alle sue promesse di aiuto per la maggioranza povera della popolazione del Venezuela e fu rieletto nel 2000, nel 2006 e nel 2012. In politica estera si e' mosso contro il Washington consensus sostenendo modelli di sviluppo economico alternativi, richiedendo la cooperazione dei paesi piu' poveri del mondo, specialmente di quelli sudamericani.

Sposato due volte
e separato dalla sua seconda moglie, Marisabel Rodri'guez, Chavez ha quattro figli, Rosa Virginia, Maria Gabriela, Hugo Rafael e Rosine. In politica estera Chavez inizio' a operare per il rafforzamento dell'Opec anche grazie al miglioramento delle relazioni diplomatiche con tutti i paesi membri. A livello continentale Chævez domanda un'integrazione dei paesi latino-americani da effettuarsi anche mediante l'ALBA (Alternativa Bolivariana para America Latina y el Caribe) costituita in contrapposizione all' ALCA (Area di Libero Commercio delle Americhe) voluta dagli USA. Nonostante l'opposizione di sempre agli Stati Uniti, Chavez aveva mostrato un'apertura verso Obama affermando di "volerlo aiutare". Piu ambigui i suoi rapporti con l'Iran e Ahmadinejad. Di recente i due aveva comunque riaffermato la propria alleanza contro gli Usa: "Saremo uniti per sempre" aveva annunciato il leader iraniano" nella sua visita a Caracas in cui con Chavez aveva preso per l'ennesima volta in giro Washington, scherzando sulla bomba atomica.
 

ottimista 2011

forza magico torino
Adriano Celentano: ecco perché l’Italia ha bisogno di Beppe Grillo

La storia di Sofia, affetta da malattia degenerativa, mandata in onda da Le Iene ci racconta uno Stato che lascia morire i suoi cittadini


Non sarà Gesù, come alcuni in modo azzardato lo hanno indicato, ma Beppe Grillo potrebbe salvare delle vite e non solo metaforicamente. Adriano Celentano ha commentato la triste storia della piccola Sofia raccontata dal programma Le Iene presentandola come uno dei motivi che spiegano il successo di Beppe Grillo alle elezioni. Il Movimento 5 Stelle è speranza di vita, non solo in senso materiale.
Il blocco delle cure compassionevoli che sta condannando la piccola Sofia

La storia che ha raccontato in primis Giulio Golia de Le Iene (su segnalazione del giornalista Marco Occhipinti ) è quella di Sofia, una bambina di tre anni affetta da una malattia degenerativa che la sta conducendo gradualmente e inesorabilmente alla morte. Le speranze dei genitori si sono spente quando il pm Guariniello, con il sostegno del ministero della Salute, ha ordinato il blocco delle c.d. «cure compassionevoli». Con questa definizione (atta a sminuirne gli effetti e i potenziali risultati) ci si riferisce ai trattamenti con le cellule «staminali adulte» in base al metodo Stamina, messo a punto dal professor Davide Vannoni, che da qualche anno viene ammesso in casi disperati.
Il limite è dovuto al fatto che si tratta di cure in fase di sperimentazione: la legge quindi le autorizza solo nei casi disperati in cui tutte le altre terapie ufficiali appaiono inefficaci. Anche dopo la sospensione da parte del Ministero della Salute, spesso i giudici accolgono i ricorsi dei pazienti acconsentendo alla cure. Per Sofia non è stato così.
Sofia si è sottoposta alla prima iniezione presso gli Spedali Civili di Brescia. Gli effetti sono impressionanti: la piccola, quasi ridotta alla totale paralisi, sta meglio ed inizia a muovere le articolazioni. L’oculista che la segue conferma anche un freno del processo di cecità riscontrando una ripresa dell’attività pupillare.

Per decisione del tribunale di Firenze le viene negata la seconda iniezione.
Golia chiama il ministro Balduzzi del ministero della Salute ma quest’ultimo finge di non sentirlo. La Iena non si arrende e ritenta ma qualcuno dall’altra parte della cornetta precisa che «il ministro della Salute non parla perché ci sono delle indagini in corso».
Adriano Celentano ha scritto una lettera indignata ai ministri che ignorano questi appelli accusandoli di essere “iene”, quelle vere. Il cantante ipotizza che siano anche storie come queste a contribuire al successo del Movimento 5 Stelle: perché l’iter burocratico e l’intoccabilità della casta non sia più di ostacolo alla vita. Forse le cose potrebbero cambiare con il nuovo governo e per Sofia potrebbe già essere troppo tardi. L’Italia deve salvarla per salvarsi.


non so che dire
 
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