I due post di surcontre sono scritti con grande cura e lasciano poco spazio ai dubbi di interpretazione, almeno per quanto mi riguarda.
L'acquisto avviene in asta di chiusura e la vendita nell'asta di apertura successiva. Trattandosi di aste, non esistono spread e slippage. Il prezzo viene stabilito "sostanzialmente" incontrando la domanda con l'offerta. La descrizione è qui:
Asta di Borsa - Borsa Italiana
E' affascinante il fatto che l'incontro di una moltitudine di domande e offerte, per certi titoli, determini un "microspread" sistematico tra l'apertura e la chiusura precedente. Anche se, come osservato da skarso e verificato dal sottoscritto, praticamente non ci sono margini per applicare questa tecnica con successo.
Gli spunti non mancano anche se, sui "titolini" dove la tecnica potrebbe avere maggiore successo, le quantità in gioco possono essere tali da condizionare le aste stesse (thanks skarso

)
I futures o altri derivati permetterebbero di superare il problema, ma non mi è noto se esistano oggetti in grado di replicare esattamente l'andamento delle aste.