Obbligazioni indicizzate inflazione Carcabar: Btp, Etf, Bond, commenti liberi sugli investimenti (1 Viewer)

luzzogno

Forumer storico
Buon Carcagiorno!!!

Visto lo spred attuale, con le emissioni di oggi e domani ci spaccano i ciap per diversi anni....

Boh, spero solo che Monti non fallisca se no la vedo mooolto brutta, per noi e per i nostri figli.

Per Luzzo: prova a tener sotto crontrollo la RBS al 5.50%. Mi stai quasi convincendo con il M5S.

Ciao a tutti!!!



P.S. Carca, ieri sera sono passato per salutarti ma non ti ho trovato, riprovero'.;)

Buona giornata a TT/E
Ciao "scarlattina"viste anche quelle inserito ordine sia sulle 5,5,e 5,3 vediamo se mi servono,qua continua a nevicare a BELLO!
Daglielo a chi vuoi ma cerchiamo solo di mandarli a casa,dobbiamo mettere gente NOVA & GIOVANE
M5S ci saemo anche NOI
:ciao::ciao::ciao:
belli(bekki)&brutti
 

il carcarlo

only etf
Buon Carcagiorno!!!

Visto lo spred attuale, con le emissioni di oggi e domani ci spaccano i ciap per diversi anni....

Boh, spero solo che Monti non fallisca se no la vedo mooolto brutta, per noi e per i nostri figli.

Per Luzzo: prova a tener sotto crontrollo la RBS al 5.50%. Mi stai quasi convincendo con il M5S.

Ciao a tutti!!!



P.S. Carca, ieri sera sono passato per salutarti ma non ti ho trovato, riprovero'.;)


in questi giorni sono di corsa.......casomai dammi uno squillo sul cell, oppure passo per casa tua....;)
 

il carcarlo

only etf
Buona giornata a TT/E
Ciao "scarlattina"viste anche quelle inserito ordine sia sulle 5,5,e 5,3 vediamo se mi servono,qua continua a nevicare a BELLO!
Daglielo a chi vuoi ma cerchiamo solo di mandarli a casa,dobbiamo mettere gente NOVA & GIOVANE
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intanto i listini hanno girato in verde, sperando che non sia il rimbalzo del gatto morto......

nei prox giorni si vedra';)
 

il carcarlo

only etf
Economia Percorso:ANSA.it > Economia > News
Crisi: Abi, impegno banche acquisti BTp

Dg Abi, siamo ancora in una fase critica

11 aprile, 10:19

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(ANSA) - ROMA, 11 APR - Le banche sono impegnate a mantenere basso lo spread ''con l'acquisto dei titoli di stato''. Lo ha ricordato il direttore generale dell'Abi Giovanni Sabatini, secondo cui ci troviamo ancora ''in una fase critica''. Sabatini e' tornato a respingere l'equazione dei mercati: titoli di stato-rischi, ricordando comunque come le incertezze dureranno fino a quando ''l'Europa fara' la sua parte al fianco dei singoli Stati per le politiche di rigore e sviluppo''.
 

luzzogno

Forumer storico
intanto i listini hanno girato in verde, sperando che non sia il rimbalzo del gatto morto......

nei prox giorni si vedra';)
Ciao CalcaCalcone(BelCarcarlo)siamo TT/E convinti che questa è sola speculazione x non fare alzare la testa ai nostri Ladroni

Paolo Berizzi per "la Repubblica"
Umberto Bossi e sua moglie Manuela Marrone Metti un´anziana militante leghista. Metti che la signora, prima di morire, disponga nel testamento che una casa di sua proprietà vada «all´on. Umberto Bossi, quale segretario della Lega Nord...». Aggiungi che Bossi decide poi di vendere la casa. Ora: al di là del rispetto della volontà indicata dalla ottuagenaria fan del Carroccio - e cioè che il bene lasciato finisca effettivamente al movimento - si apre un´altra questione.
UMBERTO BOSSI MANUELA MARRONE E I FIGLI jpeg Decidendo, come ha poi fatto, di vendere l´appartamento, il capo padano avrebbe l´obbligo di versare il denaro ricavato alla Lega, e di comunicare la compravendita alla Camera dei Deputati. Se questo non accade, e non è accaduto, oltre a un problema morale se ne pone anche uno legale e amministrativo: posto che Bossi ha violato la normativa parlamentare, dovrebbe pagare una sanzione pari a una cifra che varia da due a sei volte il valore della casa (480mila euro).
LA MONTECARLO LEGHISTA
La storia ha un inizio ma forse non ancora una fine. L´inizio è datato 20 agosto 2003. All´epoca Caterina Trufelli, classe 1931, pasionaria leghista da Cicognara di Viadana (Mantova), è ancora in salute. Il Tribunale di Milano ha risolto in suo favore un´accesa disputa familiare per la proprietà di un appartamento di via Mugello 6 a Milano. La casa è al sesto piano di un palazzo inizio secolo in zona viale Umbria: 250 metri quadrati, quattro stanze, cucina, bagno, ripostiglio e balconcini, cantina, solaio. Rendita catastale, 958,03 euro.
Riccardo Bossi Nel suo nuovo testamento olografo - ufficializzato il 20/8/2003 - scrive: «Io sottoscritta Caterina Trufelli, nel pieno possesso delle mie facoltà mentali revoco ogni mio precedente testamento e nomino erede universale l´onorevole Umberto Bossi, quale segretario della Lega Nord, nato a Cassano Magnago (VA) il 19/9/1941...» La Trufelli muore il 10 maggio 2010. Il suo ultimo scritto è un addio con «desiderata» degni della miglior militante leghista: vuole che le sue ceneri vengano cosparse nel «dio Po», e, non potendo dare la casa in lascito né alla sorella (non c´è più) né al nipote (con cui ha rotto), decide che il beneficiario sarà il partito verde nella figura del segretario Bossi. È a questo punto che prende forma la Montecarlo leghista.
VENDITA IN SILENZIO
Che fa il Senatùr con la casa di via Mugello? La gira nella disponibilità della Lega come prevede la normativa sulle "erogazioni liberali"? Oppure: la vende e versa i soldi nelle casse del partito? Macché. Bossi la vende, sì, ma si tiene i soldi. Il 1 febbraio l´appartamento viene acquistato da Angela Torazzi, «non coniugata», alla cifra di 480mila euro (pagati con assegni non trasferibili e circolari). L´Agenzia del Territorio registra accettazione e compravendita. Secondo le norme parlamentari, il capo leghista è tenuto a comunicare il tutto alla Camera. Cosa che non fa.
E dunque, si macchia di una doppia leggerezza. La prima è una violazione dei regolamenti parlamentari (qualunque atto che riguardi finanziamenti politici al partito deve essere denunciato; la sanzione amministrativa prevista consiste in una cifra che varia da due a sei volte il valore del bene). La seconda è che è venuto meno ai suoi doveri verso il Carroccio: il termine previsto per i versamenti sotto forma di erogazione volontaria liberale è 60 giorni. Non risulta che Bossi abbia provveduto ad alcun versamento. Il bilancio ufficiale dei partiti, va detto, si chiude il 30 giugno, ma è prassi della Lega, come di altri, presentare gli stessi rendiconti alla Camera assieme alle "dichiarazioni congiunte", il cui termine è scaduto il 31 marzo.
NADIA DAGRADA RESPONSABILE GADGET DELLA LEGA NORD GIRANDOLA IMMOBILIARE
Case, case, case. Nello tsunami che ha travolto la Lega Nord, una voce di spesa non trascurabile è rappresentata proprio dalle case. Da ristrutturare - come il castelletto di Gemonio - in affitto («a Riccardo Bossi gli paghiamo gli affitti cash», dice la segretaria amministrativa Nadia Dagrada). E case comprate. Tra le operazioni immobiliari sulle quali i magistrati stanno facendo luce c´è l´acquisto di una cascina a Brenta, vicino a Gemonio, intestata a Manuela Marrone, moglie di Bossi, e regalata a Roberto Libertà, altro rampollo di casa.
La first sciura leghista l´ha acquistata il 24 giugno 2011 da una signora milanese residente nel Varesotto con atto firmato a Cesano Boscone, nello studio di un notaio di fiducia. Niente mutuo, sconosciuto il valore della transazione. E se la cascina fosse stata acquistata col denaro proveniente dal lascito dell´anziana militante leghista? È la domanda a cui i magistrati cercheranno di dare una risposta.

M5S ci saremo anche NOI
:ciao::ciao::ciao:
belli(bekki)&brutti
 

ottimista 2011

forza magico torino
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Economia

Banche, prendi i soldi e scappa

di Paola Pilati
Hanno avuto in prestito dalla Bce centinaia di miliardi di euro, a un tasso ridicolo, perché riaprissero il credito alle aziende. Invece hanno investito i soldi in titoli di Stato. Per diventare ancora più ricche. E addio 'sviluppo'
(04 aprile 2012)
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La sede di Unicredit a MilanoBazooka o metadone? I 26 miliardi presi da Unicredit, i 36 di Intesa, i 25 di Mps, ma anche i 14 del Banco Popolare, sono un'arma letale contro la recessione o un palliativo per tenere in vita un organismo sfibrato? Il dibattito sugli effetti che il fiume di euro - fino a oggi circa mille miliardi - offerti alle banche europee da Mario Draghi per placare la sete di liquidità, sta montando, e dividendo le opinioni in due partiti: quelli che lo vedono come una mano santa, che ha tenuto accesa la macchina del credito che altrimenti si sarebbe ingrippata; e quelli che, viceversa, considerano le banche che vi hanno attinto come incapaci di sostenersi nel business da sole, e quindi candidate naturali a una nazionalizzazione.

Per vedere chi ha ragione, la domanda rivolta ai banchieri da entrambe le parti è la stessa: cosa ne avete fatto di quei soldi? Li avete affidati al tesoriere, con il mandato di amministrarli solo nell'interesse del bilancio e degli azionisti, o siete stati più generosi con i clienti allo sportello? A mettere le cose in chiaro sul fronte italiano, è sceso in campo Roberto Nicastro, direttore generale di Unicredit, uno dei pesi massimi del settore, che ha parlato per tutti: avremo anche fatto errori, ma abbiamo ridato all'economia reale tutti i denari raccolti in Italia - ha detto in sintesi - quanto a quelli messi a disposizione dalla Bce, sono serviti a "sostituire" le risorse che a causa della recessione ci venivano meno. D'altra parte, ha concluso Nicastro, non si può pensare che le banche facciano beneficienza: "Senza banche in salute non ci può essere nuovo credito". Dunque anche la redditività del business è importante.

Una difesa con l'obiettivo di dissipare i sospetti più insinuanti: che le banche italiane abbiano in realtà preso la liquidità offerta dalla Bce a un tasso dell'1 per cento per fare grassi "carry trade" (cioè prendere in prestito a interesse basso e investire su titoli a tassi più alti, lucrando sulla differenza) oppure che l'abbiano usata per ricomprare le proprie obbligazioni, scese di prezzo, o anche che abbiano lasciato la liquidità in gran parte inutilizzata nei forzieri di Francoforte. O tutte e tre le cose insieme. Vero, o falso?

Su quest'ultimo fronte, un dato balza all'occhio: la Bce ha in deposito una cifra record, 770 miliardi. Prendere all'1 per cento e ridepositare allo 0,25 - il rendimento riconosciuto dalla Bce - non è un affare. Ma è sempre meglio che prestare a qualcuno di cui non ci si fida, osserva un analista, e si tengono le munizioni per il futuro. Non tutti sono ottimisti sull'uscita dalla crisi, e i nervi sono a fior di pelle, come ha dimostrato qualche giorno fa la reazione alle parole di Willem Buiter, capo economista dalla Citibank, sui rischi di default della Spagna, e del conseguente contagio dell'Italia: i mercati hanno subito spinto all'insù il nostro spread con il bund.

Tenersi liquidi, quindi, può essere una strategia, soprattutto facendo il seguente calcolo: ogni cento euro presi, basta investirne 20 in titoli di Stato al 4 per cento, e lasciare i rimanenti 80 fermi a Francoforte allo 0,25, per ottenere il rendimento dell'1 per cento, e con ciò pareggiare il costo del prestito. Un'operazione a costo zero a cui molti hanno aderito. Ma chi? "Non le banche italiane", assicura Gianfranco Torriero, direttore generale dell'Abi: "A gennaio i nostri depositi a Francoforte non superavano i 6,1 miliardi". "La presenza dei depositi non vuol dire che quei soldi non stanno stimolando il credito", fanno trapelare dalla Banca centrale europea, "e poi chi prende e chi deposita non è la stessa banca". E chi allora? Le prime indiziate sono le banche tedesche e olandesi. E' da lì che viene il grosso della liquidità inutilizzata, più o meno i 3/4. La spiegazione è semplice. Come si vede dal grafico a pagina 143, il sistema tedesco ha, al contrario di quello italiano, una sovrabbondanza di depositi rispetto ai prestiti che fa: 236 miliardi a fine 2011 contro il nostro "rosso" di oltre 400. Sono afflussi dai paesi europei più deboli (anche dal nostro), ma sono anche finanziamenti che le banche tedesche non vogliono fare, per non alimentare l'inflazione, visto il rialzo dei prezzi che, per esempio, si sta registrando sul fronte immobiliare. Dunque, preferiscono "restituirli" alla banca centrale.
 

il carcarlo

only etf
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Partiti, i bilanci saranno pubblicati sul web

Nasce commissione trasparenza, investimenti solo in titoli di Stato, maxi sanzioni irregolarità

11 aprile, 21:45

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ROMA - I bilanci dei partiti saranno pubblicati sui siti Internet dei partiti stessi nonche' su una apposita sezione del sito Internet ufficiale della Camera. E' quanto si legge nel comunicato congiunto delle forze della maggioranza al termine della riunione di questa sera.
''I bilanci dei partiti saranno obbligatoriamente soggetti al controllo ed alla certificazione di società di revisione iscritte nell'albo speciale Consob''.
Nasce la ''Commissione per la trasparenza ed il controllo dei bilanci dei partiti politici'', presieduta dal Presidente della Corte dei Conti e composta da Presidente del Consiglio di Stato e Primo Presidente della Cassazione. Il controllo, secondo l'accordo tra i partiti della maggioranza, verra' avviato sui rendiconti 2011.
I partiti potranno investire la propria liquidita' esclusivamente in titoli emessi dallo Stato italiano.
Qualora la nuova Commissione sulla trasparenza dei bilanci dei partiti rilevera' ''irregolarita', i Presidenti della Camera e del Senato provvederanno ad applicare, su proposta della Commissione, sanzioni amministrative pecuniarie pari a tre volte'' le irregolarita' commesse. Lo prevede l'accordo raggiunto dalla maggioranza.
 

il carcarlo

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Partiti, i bilanci saranno pubblicati sul web

Nasce commissione trasparenza, investimenti solo in titoli di Stato, maxi sanzioni irregolarità

11 aprile, 21:45

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ROMA - I bilanci dei partiti saranno pubblicati sui siti Internet dei partiti stessi nonche' su una apposita sezione del sito Internet ufficiale della Camera. E' quanto si legge nel comunicato congiunto delle forze della maggioranza al termine della riunione di questa sera.
''I bilanci dei partiti saranno obbligatoriamente soggetti al controllo ed alla certificazione di società di revisione iscritte nell'albo speciale Consob''.
Nasce la ''Commissione per la trasparenza ed il controllo dei bilanci dei partiti politici'', presieduta dal Presidente della Corte dei Conti e composta da Presidente del Consiglio di Stato e Primo Presidente della Cassazione. Il controllo, secondo l'accordo tra i partiti della maggioranza, verra' avviato sui rendiconti 2011.
I partiti potranno investire la propria liquidita' esclusivamente in titoli emessi dallo Stato italiano.
Qualora la nuova Commissione sulla trasparenza dei bilanci dei partiti rilevera' ''irregolarita', i Presidenti della Camera e del Senato provvederanno ad applicare, su proposta della Commissione, sanzioni amministrative pecuniarie pari a tre volte'' le irregolarita' commesse. Lo prevede l'accordo raggiunto dalla maggioranza.

finalmente qualcosa si muove...........
ora oltre ai partiti, io venderei pure l' oro di bankitalia e comprerei a sconto tutti titoli di stato italiani...........
allora si che diamo fiducia ai mercati.....:rolleyes::rolleyes:
 

luzzogno

Forumer storico
finalmente qualcosa si muove...........
ora oltre ai partiti, io venderei pure l' oro di bankitalia e comprerei a sconto tutti titoli di stato italiani...........
allora si che diamo fiducia ai mercati.....:rolleyes::rolleyes:
Buon giorno a TT/E
CalcaCalcone(BelCarcarlo)fosse vero ma fichè ci sono questi
M5S ci saremo anche NOI
:ciao::ciao::ciao:
belli(bekki)&brutti


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