Buoni fruttiferi postali Buoni Fruttiferi Postali indicizzati all'inflazione italiana (1 Viewer)

sebacame

1200 fusomilioni di $!
Condivido lo spirito della risposta.

Sarebbe però bene dire che nessuno ci garantisce che la serie J36 avrà un rendimento superiore alla K04. Dipenderà dall'inflazione futura che nessuno conosce. Si tratta di calcolare l'inflazione di pareggio a 3,6,9, 12 anni (stimata in quest'ultimo caso) e cioè quell'inflazione con la quale le due serie avranno lo stesso rendimento. Se l'inflazione sarà sotto l'inflazione di pareggio la K04 avrà performato meglio della J36 e viceversa.
Lo dico per evitare, nel caso d'inflazione bassa, che il sottoscrittore rimanga deluso e ti venga magari a cercare...:)

Naturalmente va considerato che la struttura dei bpfi è molto più flessibile e prudente della rigida e rischiosa (nell'ambito dei buoni postali) K04.

Ottimo Killer, ben fatto. Purtroppo scrivo dalle pause di lavoro, sono sempre telegrafico.

:ciao:
 

sebacame

1200 fusomilioni di $!
Grazie a tutti per avermi chiarito le idee:bow::bow:. Oggi ho cambiato la k04 per passare al j36 :D

:up:

Da qualche anno ormai bazzico nel mondo della finanza, e mi sono fatto una idea precisa per investire i miei dindi:

Laddove non si ha competenza nel trovare la massima efficienza, si deve ricercare la massima semplicità.

Questa è la mia stella polare :D.
 
Tra 2 mesi sono trascorsi i miei 18 mesi per i bfpi. Sono partito con una inflazione al 3,3 e ora è al 1,1% se non erro per cui gli interessi sul capitale investito sono notevolmente scesi. Questa inflazione sembra calcolata a tavolino e non rispecchia la realtà. Non voglio rischiare di perdere il piccolissimo risparmio che ho, mi chiedo se mi conviene sempre lasciarli in mano alle poste oppure darli in gestione alla mia banca magari con obbligazioni o prodotti non rischiosi che rendono qualcosina di più. Un parere, grazie.
 

Killer in pensione

Nuovo forumer
Tra 2 mesi sono trascorsi i miei 18 mesi per i bfpi. Sono partito con una inflazione al 3,3 e ora è al 1,1% se non erro per cui gli interessi sul capitale investito sono notevolmente scesi. Questa inflazione sembra calcolata a tavolino e non rispecchia la realtà. Non voglio rischiare di perdere il piccolissimo risparmio che ho, mi chiedo se mi conviene sempre lasciarli in mano alle poste oppure darli in gestione alla mia banca magari con obbligazioni o prodotti non rischiosi che rendono qualcosina di più. Un parere, grazie.

1. I bfpi assicurano sull'oscillazione di prezzo in quanto buoni postali e sull'inflazione in quanto indicizzati. E' chiaro che se l'inflazione sarà bassa il rendimento nominale (non quello reale, che si muove all'opposto) sarà basso ma cosa farai se l'inflazione tornasse ad alzarsi? Hai altri prodotti che ti coprono dal rischio inflazione?
2. Che l'inflazione calcolata dall'ISTAT non rispecchi la realtà è un concetto tutto da discutere. Anche fosse così ciò riguarderebbe tutti gli investimenti.
3. Bisognerebbe sapere esattamente a che prodotti non rischiosi che rendono di più ti riferisci. Hai tenuto conto delle commissioni, dell'eventuale tassazione al 20%, dell'eventuale oscillazione di prezzo (con le conseguenze del caso), del rischio emittente, dell'eventuale rischio inflazione su un tasso fisso, in particolare se è oscillante di prezzo?

L'importante è essere consapevoli di quello che si fa. Diciamo che la frase "prodotti non rischiosi che rendono di più" va dimostrata...
 

ARANCIA

Forumer storico
1. I bfpi assicurano sull'oscillazione di prezzo in quanto buoni postali e sull'inflazione in quanto indicizzati. E' chiaro che se l'inflazione sarà bassa il rendimento nominale (non quello reale, che si muove all'opposto) sarà basso ma cosa farai se l'inflazione tornasse ad alzarsi? Hai altri prodotti che ti coprono dal rischio inflazione?
2. Che l'inflazione calcolata dall'ISTAT non rispecchi la realtà è un concetto tutto da discutere. Anche fosse così ciò riguarderebbe tutti gli investimenti.
3. Bisognerebbe sapere esattamente a che prodotti non rischiosi che rendono di più ti riferisci. Hai tenuto conto delle commissioni, dell'eventuale tassazione al 20%, dell'eventuale oscillazione di prezzo (con le conseguenze del caso), del rischio emittente, dell'eventuale rischio inflazione su un tasso fisso, in particolare se è oscillante di prezzo?

L'importante è essere consapevoli di quello che si fa. Diciamo che la frase "prodotti non rischiosi che rendono di più" va dimostrata...

:up: ;)
 

lionx

Nuovo forumer
cosa ne pensate:mmmm:
Il Consiglio di Stato, Sez. VI, con sentenza del 21 maggio 2013 n. 2719 ha deciso che il calcolo della rivalutazione monetaria e degli interessi sulle somme dovute ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni va effettuato sull’ammontare netto e non sulle somme lorde poste a base del prelievo fiscale.

La rivalutazione e gli interessi, precisa il Consiglio di Stato, sono solo un ‘effetto del ritardo’ e non possono essere inglobati ab origine nel credito.

Nel caso di inadempimento del credito di lavoro, non è configurabile un ‘credito di valore’, ancorchè indicizzabile, e i meccanismi di attualizzazione del credito riguardano solo il denaro da pagare al lavoratore, e che effettivamente ne incrementi il patrimonio, e non anche il denaro che non sarebbe mai entrato nella sua disponibilità e corrispondente alle ritenute alla fonte, operate dal sostituto d’imposta sulla base di un rapporto di delegazione ex lege.
 

sebacame

1200 fusomilioni di $!
cosa ne pensate:mmmm:
Il Consiglio di Stato, Sez. VI, con sentenza del 21 maggio 2013 n. 2719 ha deciso che il calcolo della rivalutazione monetaria e degli interessi sulle somme dovute ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni va effettuato sull’ammontare netto e non sulle somme lorde poste a base del prelievo fiscale.

La rivalutazione e gli interessi, precisa il Consiglio di Stato, sono solo un ‘effetto del ritardo’ e non possono essere inglobati ab origine nel credito.

Nel caso di inadempimento del credito di lavoro, non è configurabile un ‘credito di valore’, ancorchè indicizzabile, e i meccanismi di attualizzazione del credito riguardano solo il denaro da pagare al lavoratore, e che effettivamente ne incrementi il patrimonio, e non anche il denaro che non sarebbe mai entrato nella sua disponibilità e corrispondente alle ritenute alla fonte, operate dal sostituto d’imposta sulla base di un rapporto di delegazione ex lege.

Ciao Leone,
in quale modo questa sentenza dovrebbe impattare con i nostri BFPi? :mmmm:. Si parla di somme dovute ai dipendenti pubblici. :mmmm:
 

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