great gatsby
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■ STORIE
IL NATALE SINDACALE DELLE RENNE
di GIANCARLO DILLENA
Mentre brucava gli ultimi ciuffi di erba, fra le chiazze della prima neve, l'idea ronzava nella testa della renna Alpha.
Si domandava se fosse giusto che ogni anno, all'arrivo del Natale, il Capo le mettesse i finimenti e la obbligasse a tirare la stessa slitta.
Chi aveva stabilito che quel ruolo ingrato toccava proprio a lei?
Il Capo la incoraggiava ogni volta, dicendole che aveva un compito fondamentale; che da esso dipendeva la felicità di tanti bimbi; ...e che da sempre si faceva così!
«Appunto, è ora di cambiare!», si disse la renna Alpha.
Radunato un gruppo di compagne ai margini del prato, le arringò: «I bimbi? Le tradizioni? E chi pensa ai nostri diritti di lavoratrici?
Ci fanno sfacchinare come bestie per arrivare ovunque in tempo». Un mugugno di approvazione accolse le sue parole.
«È vero! Io lo faccio da decenni e sono stanca», commentò la più anziana.
«Io voglio il congedo maternità», le fece eco la più giovane. «Io ho sentito dire che certi regali elettronici che portiamo oggi sono pericolosi per la salute!», esclamò una che zoppicava un po'.
«È ora di darci nuove regole!», sentenziò perentoria la renna Alpha. E costituì, seduta stante, l'URL (Unione Renne Lavoratrici), promettendo di portare la lista delle rivendicazioni al Capo.
Tra le astanti c'era anche la renna Beta
segue
IL NATALE SINDACALE DELLE RENNE
di GIANCARLO DILLENA
Mentre brucava gli ultimi ciuffi di erba, fra le chiazze della prima neve, l'idea ronzava nella testa della renna Alpha.
Si domandava se fosse giusto che ogni anno, all'arrivo del Natale, il Capo le mettesse i finimenti e la obbligasse a tirare la stessa slitta.
Chi aveva stabilito che quel ruolo ingrato toccava proprio a lei?
Il Capo la incoraggiava ogni volta, dicendole che aveva un compito fondamentale; che da esso dipendeva la felicità di tanti bimbi; ...e che da sempre si faceva così!
«Appunto, è ora di cambiare!», si disse la renna Alpha.
Radunato un gruppo di compagne ai margini del prato, le arringò: «I bimbi? Le tradizioni? E chi pensa ai nostri diritti di lavoratrici?
Ci fanno sfacchinare come bestie per arrivare ovunque in tempo». Un mugugno di approvazione accolse le sue parole.
«È vero! Io lo faccio da decenni e sono stanca», commentò la più anziana.
«Io voglio il congedo maternità», le fece eco la più giovane. «Io ho sentito dire che certi regali elettronici che portiamo oggi sono pericolosi per la salute!», esclamò una che zoppicava un po'.
«È ora di darci nuove regole!», sentenziò perentoria la renna Alpha. E costituì, seduta stante, l'URL (Unione Renne Lavoratrici), promettendo di portare la lista delle rivendicazioni al Capo.
Tra le astanti c'era anche la renna Beta
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