Alerion (ARN) alerion clean power,una small che è già BIG (1 Viewer)

BUONE NOTIZIE DAL FRONTE FV.......

ARTICOLO DE IL SOLE 24 ORE...DI POCHI GG FA....

IL NUOVO CONTO ENERGIA PREVEDERA' UN ABBATTIMENTO DELLE TARIFFE DI SOLO IL 6% PER IL I°QUADR 2011, DEL 6% ULTERIORE PER IL II° QUADR 2011 E DEL 6% PER IL III° QUADR 2011....


MA...UDITE UDITE...

il nuovo C.E. pare che dica che se gli impianti saranno autorizzati e costruiti entro il 2010 ,anche se non connessi, ma costruit, beneficieranno del vecchio conto energia ,anche se CONNESSI DOPO 2010....

se dunque alerion otterra' nuove autorizzazioni FV entro il 2010 e costruisce ( ha accordi con SILIKEN ecc ecc), anche se non connette entro il 2010 ma al 2011 ,beneficia della tariffa vecchia...


CMQ IL NUOVO C.E. prevede abbattimenti minori del previsto...


Se a fronte di un calo del 18% annuo della tariffa per 2011 esiste un calo di prezzio dei moduli di piu del 18% ( e siamo a - 35%),allora

IL BUSINESS PLAN REGGE E IL PROJ FINANCING LE BANCHE LO ACCORDANO..

CON UN TASSO DI RENDIMENTO PIU ALTO PER IL FV ADDIRITTURA DEL 2009...
 
La Rivoluzione Energetica secondo Greenpeace



Pubblicato il rapporto Energy Revolution, con le proposte di azione che, secondo Greenpeace ed EREC, permetterebbero di soddisfare il 95% della domanda elettrica con fonti rinnovabili al 2050, riducendo dell’80% le emissioni di CO2


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Nel 2050 le fonti rinnovabili di energia potrebbero coprire il 95% della domanda elettrica mondiale.
È la tesi del documento “Energy Revolution: a Sustainable World Energy Outlook” realizzato da Greenpeace insieme all’European Renewable Energy Council (EREC), un centro costituito dalle principali federazioni industriali attive nelle rinnovabili in Europa.
Naturalmente per raggiungere questo obiettivo occorrono politiche adeguate: secondo Christine Lins, segretario generale dell’EREC, «il documento dimostra che non ci sono più ostacoli tecnologici per mettere in pratica questa visione. Oggi l’unica cosa che serve per un futuro sostenibile è la volontà politica».
Gli autori del rapporto ritengono necessario in particolare garantire una suddivisione equa a livello globale dei costi. Per questo propongono il meccanismo “Greenhouse Development Rights”: un sistema per calcolare le quote di emissioni di gas serra da attribuire a ogni Paese in base alle sue condizioni economiche e alla sua responsabilità nel riscaldamento globale.
Il rapporto descrive poi le numerose conseguenze positive del raggiungimento di questo traguardo, innanzitutto per l’ambiente: le emissioni di CO2 si ridurrebbero dell’80% rispetto ai livelli del 1990. Inoltre, dal punto di vista economico, il mercato globale delle tecnologie rinnovabili potrebbe crescere dagli attuali 84 miliardi di euro all’anno a oltre 500 miliardi all’anno. Le ricadute a livello occupazionale si tradurrebbero, secondo Sven Teske, coautore del rapporto, in 8,5 milioni di posti di lavoro entro il 2030.
(giugno 2010)
 
finanziaria ed i Certificati Verdi...

un intervento più articolato.

ad oggi:

i business plan delle tante società – molte delle quali quotate in Borsa – che negli ultimi anni hanno reso importante anche in Italia, per ricchezza e occupazione prodotta, il settore delle energie alternative. Il quale oggi, valendo circa 5,3 miliardi in termini di progetti finanziati e dando lavoro a oltre 110 mila addetti, rappresenta uno dei più grossi investimenti in atto nel nostro paese.

Nello specifico di questo problema, la Commissione Ambiente del Senato, lo stesso ministro Prestigiacomo e soprattutto il ministero dello Sviluppo Economico – dove peraltro siede il premier, così voglioso di cambiare la manovra in profondità – hanno già preso posizione a favore di un qualche intervento, spinti anche da Confindustria e dagli operatori della green economy.

L'intervento che potrebbe essere così articolato:

1) abolizione dell’articolo 45;

2) dotare il GSE di una linea di credito, da parte delle stesse banche che subirebbero un enorme danno dal mantenimento di questa norma, con cui si anticipano le risorse finanziarie necessarie per ritirare i certificati verdi, in attesa di recuperarle dalla bolletta elettrica;

3) recepire subito, anziché entro il limite massimo di dicembre, la direttiva comunitaria relativa al piano per le rinnovabili, e in quella sede rivedere, in modo concordato con gli operatori del settore, il sistema degli incentivi.


AZZOLINI, UOMO DEL GOVERNO PER LA FINANZIARIA , E' CERTO DI CIO.
 
TONICI per chi vuole in Borsa..Alerion clean power: Homepage - Alerion CleanPower ALERION ♥ =EBITDA ANNO 2010 = 40.000.000 EURO EBITDA ANNO 2011= 80.000.000 EURO;EBITDA 2012 = 120.000.000 EURO;EBITDA 2013= 170.000.000 EURO;MOLTIPLICATORE MERCATO (AVALLATO DA BANCHE E SIM E' DI 12 VOLTE EBITDA),azioni 440.112.675 IN NUMERO, TARGET 2013 è 3,20 EUR
 



H 18.15 5/7/2010
Manovra, Marcegaglia "soddisfatta"
"Rassicurata" da Berlusconi e Tremonti
"Ero al telefono con il ministro Tremonti e il presidente Berlusconi e penso di poter dire che le nostre richieste sono state accolte". Queste le parole del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, all'assemblea degli Industriali di Reggio Emilia, a proposito degli art. 45, 38 e 31 della Manovra. "Avevamo espresso perplessità - ha aggiunto - sui temi fiscali e sulle rinnovabili". Ora dovremmo andare verso la soluzione".

Emma Marcegaglia ha spiegato quali fossero i punti che destavano perplessità in Confindustria: "Venivano impossibilitate le compensazioni tra debiti e crediti di imposta se c'era un contenzioso, anche solo di 1.500 euro, ma non definitivo era una penalizzazione molto forte per le piccole e medie imprese. C'era poi un problema legato agli accertamenti fiscali, per il 50% i soldi diventavano immediatamente sequestrabili per le imprese, prima che ci fosse una sentenza di primo grado".

Poi, ha aggiunto la Marcegaglia, "eravamo contrari al tema dell'articolo 45 sulle rinnovabili, perché riteniamo invece che sia un settore su cui investire. Così com'era, il provvedimento rischiava di dare un colpo molto duro a questo settore".
 
www.alerion.it

555 mw al 2013
un nuovo piano id.le in arrivo
un gap aperto a 0.675 euro
un payout al 50% dal 2010 in poi

il primo titolo rinnovabile quotato per capitalizzazione in indice IREX italiano
Certificati verdi: governo verso modifica art.45 (MF)[/SIZE][/U][/B]

MILANO (MF-DJ)--Dovrebbe arrivare oggi la buona nuova per gli operatori del settore dell'energia rinnovabile. Il Governo avrebbe alla fine ceduto sulla richiesta, arrivata in verita' da diversi fronti, di non cancellare il meccanismo di riacquisto dei certificati verdi in eccesso sul mercato da parte del Gse.

La norma, si legge in un articolo di MF, dovrebbe ora essere modificata in modo da mantenere il meccanismo del riacquisto dei certificati verdi. Nello stesso tempo sarebbe pero' mantenuta anche l'idea di finanziare la ricerca universitaria con i risparmi ottenuti da forme di sostegno alla produzione di energia da fonti non tradizionali gia' in vigore. Nella nuova versione della norma, i fondi non deriverebbero pero' piu' dall'abolizione del ritiro dei certificati verdi, ma dalle economie derivanti dalle convenzioni per l'abolizione volontaria anticipata dei contributi Cip6
 
GIOVEDI' 9 LUGLIO 2009'(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 09 lug - Alerion Green Power punta a raggiungere un ebitda "di 120-40 milioni a regime, cioe' entro il 2012-2013". La stima e' fornita dall'amministratore delegato Giulio Antonello interpellato a margine della presentazione di un nuovo parco eolico della societa'. Per quella data Alerion, tra i primi tre operatori italiani di energia rinnovabile escludendo i produttori di energia da fonti fossili, prevede di raggiungere una potenza istallata di 550 megawatt di cui 500 nel settore eolico, 50 nel fotovoltaico e 5 nelle biomasse. Per il 2009 Antonello conferma il target di fatturato a 30-35 milioni. Ggz (RADIOCOR) 09-07-09 14:25:32 (0150) 5 NNNN

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