La riforma del catasto ha abolito gli Agrotecnici all’abilitazione delle operazioni relative al Catasto e all’Estimo immobiliare, la normativa Milleproroghe del 2007 aveva consesso loro l’abilitazione, ma tale abilitazione ora è stata sospesa dalla Corte Costituzionale perchè la illegittimità proviene dall’assenza della misura all’oggetto del Milleproroghe.   La disposizione è racchiusa nella sentenza 154/2015, con cui la Consulta cita anche una antecedente decisione sulle competenze degli agrotecnici, ritenute insufficientemente all’altezza per occuparsi della materia catastale.

L’articolo 26, comma 7-ter, del decreto 248/2007, comprendeva gli agrotecnici tra i professionisti abilitati ai documenti di aggiornamento geometrico e alle denunce di variazione catastale, ma la Consulta ha ritenuto questa norma illegittima.    

Riforma del Catasto : provvedimento della Consulta

L’articolo 26, comma 7-ter era stato inserito nella legge in sede di cambiamento. Il proposito dell’ordinanza, illustra la Corte, era quello di sconfiggere un’ostacolo giurisprudenziale sopraggiunto sull’individuazione dei soggetti abilitati a redigere e sottoscrivere determinati atti catastali. In conclusione, non c’era alcuna necessità di prorogare un termine, per cui il provvedimento Milleproghe viene ritenuto in contrasto con l’articolo 77, comma 2, della Costituzione.   La Corte delibera l’illegittimità rapportata all’articolo 77 della Costituzione che comprende anche le altre questioni suscitate, sulle quali c’era una antecedente sentenza 441 del 2000. Con questa sentenza  la Consulta, pur individuando l’abbondante discrezionalità del legislatore nell’individuare le pertinenze di ciascuna categoria professionale, aveva rilevato come la professionalità dell’agrotecnico fosse rivolta, in prevalenza, alle forme economiche e gestionali dell’azienda agraria, mentre le sue conosc