Le multe per chi sosta sulle strisce blu senza biglietto sono molto frequenti: a differenza di quanto riportano alcune Associazioni dei consumatori, non sempre è facile vincere un eventuale ricorso. Vediamo allora meglio quali sono gli elementi ai quali ci si può appellare.

 

AUSILIARI DEL TRAFFICO MULTE SEMPRE VALIDE?


I Comuni possono assumere degli ausiliari del traffico per multare le auto che sostano entro le strisce blu senza il ticket del parcheggio o che ne ostacolano l’accesso ad altre vetture.

Il testo della legge che ha istituito questa categoria (legge Bassanini) non è però del tutto chiaro e quindi spesso gli ausiliari staccano multe per infrazioni di natura diversa, che eccedono le loro competenze. Proprio la non chiarezza della norma però dà adito a diverse interpretazioni e quindi non sempre vincere un ricorso per questa mancanza di legittimazione soggettiva è scontato.

 

RICORSO MULTA STRISCE BLU: QUANDO SI PUO’ FARE?


Ma torniamo all’oggetto di questo articolo, ovvero la sosta sulle strisce blu senza biglietto. Quali sono i motivi che giustificano il ricorso per una eventuale contravvenzione? Il riferimento è all’articolo 7 del Codice della Strada, che ora andremo ad esaminare nelle previsioni più rilevanti.

 

Codice della strada strisce blu: cosa dice il legislatore – Il comma 6 prevede che le aree di parcheggio a pagamento non possono essere collocate all’interno della carreggiata causando il restringimento della stessa. Questa fattispecie è molto più comune di quanto si pensi: sono molte le strisce blu che occupano, anche solo parzialmente, la carreggiata e dunque non sarebbero legittime. In questi casi è utile allegare ai documenti per il ricorso una foto che mostri il punto in cui è stata fatta la contravvenzione.

Il comma 8 del prevede espressamente che i parcheggi a pagamento sono illegittimi se nelle vicinanze non esiste possibilità di sosta gratuita. Tradotto: se ci sono delle strisce blu devono esserci necessariamente in prossimità delle strisce bianche.

La prova del contrario spetta all’amministrazione convocata.

Va detto infine che spesso le strisce blu sono quasi del tutto cancellate e la segnaletica non è sufficiente. Anche in caso di contestazioni di questo tipo sarà l’amministrazione opposta a dover dimostrare l’infondatezza delle eccezioni avanzate.

 

CONTESTAZIONE MULTA STRISCE BLU: TEMPI E ITER

 

Se la vostra fattispecie rientra in una di quelle sopra indicate potete intraprendere l’iter per il ricorso. Potete rivolgervi al Giudice di Pace o al Prefetto del luogo in cui è avvenuta la presunta infrazione. Il termine è di 60 giorni, inclusi i festivi, dal ricevimento del verbale (o dal giorno in cui è stata commessa l’infrazione in caso di contestazione immediata). Potete consegnare il ricorso di persona presso gli uffici oppure spedirlo con raccomandata A/R (consigliato). Le due vie sono alternative ma non si escludono a vicenda: se il Prefetto rigetta il ricorso potete ancora rivolgervi al Giudice di Pace (ma in questo caso il termine scende a 30 giorni).