Sì al blocco degli aumenti dei contributi per gli iscritti alla Gestione separata INPS e imposta sostituiva con l’aliquota al 5% per il regime dei minimi: ecco tutte le novità per la partita IVA con l’approvazione dell’iter di conversione in legge del decreto milleproroghe 2015.

Contributi gestione separata INPS: nessun aumento

Nel Milleproroghe in discussione in Aula si sono decise importanti novità per quanto riguarda le partite IVA: partendo dai contributi per gli iscritti alla Gestione separata dell’INPS viene congelato l’aumento dell’aliquota contributiva per i freelance e professionisti non iscritti a casse professionali.

Viene così congelato l’aumento dei contributi previdenziali che sarebbero dovuti salire al 30,72% (aliquota al 30% + 0,72% di quota maternità) nel 2015. I contributi degli iscritti alla gestione separata INPS restano così al 27,72% anche nel 2015, per poi arrivare nel 2016 al 28,72% e al 29,72% nel 2017.

 Partita IVA minimi: imposta al 5% per il 2015

Le partite IVA aperte nel 2015 aderendo al regime dei contribuenti minimi invece potranno applicare l’aliquota dell’imposta sostitutiva al 5%, con soglie di ricavi o compensi fino a 30mila euro per tutte le attività.  Il nuovo regime forfettario introdotto dal 1 gennaio 2015, con l’entrata in vigore della legge di stabilità ha previsto anche un’agevolazione contributiva limitata però ad artigiani e imprese iscritti alla gestione separata Inps (quindi sono esclusi i professionisti). I soggetti interessati possono scegliere cioè di non versare i contributi sul reddito minimo, che per il 2015 è stato fissato in 15.548 euro.