Per i  professionisti con partita IVA è possibile pagare meno tasse in maniera legale, riducendo il proprio carico fiscale senza incorrere in sanzioni. E’ importante analizzare la propria attività e gestire in modo efficiente i costi di gestione. Ecco una breve guida per i professionisti con partita IVA, che individua i metodi per ottenere una riduzine fiscale in modo legale.

Partita IVA 2016 e gestione dei costi

E’ importante dedurre i costi inerenti alla propria attività di reddito professionale in modo da ridurre il carico fiscale.

Questo significa avere cura dei propri costi, chiedere sempre la fattura o lo scontrino parlante quando si sostengono costi per la propria attività, ad esempio:

  • pranzi;
  • carburante;
  • viaggi per spostamento di lavoro;
  • corsi di aggiornamento professionale.

I costi devono essere giustificati correttamente, la corretta gestione dei documenti è infatti fondamentale per assicurarsi che ogni costo venga dedotto dal proprio reddito professionale.

Partita IVA 2016 – Come pagare meno tasse con i costi deducibili

I costi deducibili dall’attività professinale si dividono in due gruppi: costi deducibili per intero e costi deducibili parzialmente. Costi deducibili per intero In riferimento allo svolgimento della propria attività professionale,  ci sono dei costi che sono integralmente deducibili dal reddito professionale, “principio di inerenza” sono stabiliti dal DPR n. 917/86, ovvero il nostro Testo Unico delle Imposte sui Redditi, e si tratta di alleggerimenti fiscali a norma di legge. Il lavoratore può infatti dedurre i costi derivanti dallo svolgimento della propria attività professionale, tutte le spese inerenti alla sfera lavorativa sono dunque deducibili e l’IVA è detraibile. Ecco quali sono:

  •  acquisto di libri e riviste professionali;
  • acquisto di cancelleria, materiali di consumo e valori bollati;
  • spese per lavoro dipendente e prestazioni di lavoro autonomo occasionale;
  • utenze intestate allo studio professionale;
  • acquisto di beni strumentali per l’esercizio dell’attività.

Costi deducibili parzialmente Ci sono alcuni casi in cui le spese sono deducibili solo parzialmente, e sono soggette a determinate condizioni.

Ecco riportati alcuni casi principali di costi deducibili parzialmente:

  •  Beni immobili: il costo di locazione o acquisto di un immobile di categoria catastale A/10, a uso studio, sarà interamente deducibile. La cosa cambia in caso si voglia destinare la propria casa per lo svolgimento di attività professionali: se l’immobile è intestato al professionista allora i costi sono deducibili al 50% e l’IVA è indetraibile;
  • Autovetture: i costi sia di manutenzione sia del carburante (la cui spesa va documentata con la scheda carburante) sono deducibili al 20% e l’IVA è detraibile al 40%. La quota annuale di ammortamento è deducibile al 20% nei limiti del bene fino a un tetto massimo di €. 18.075,99. Se siete in leasing, allora la deducibilità è subordinata alla durata del contratto che non deve essere inferiore ai 4 anni. Se l’auto è acquistata in locazione la deducibilità è sempre al 20% fino a €. 3.615,20 annui;
  • Cellulari: i costi sono deducibili all’80% per qualsiasi tipo di contratto (acquisto, leasing, locazione). L’IVA è detraibile al 50% per utenze da mobile e al 100% da fisso;
  • Spese per alberghi e ristoranti: spese di vitto e alloggio, purché non superino il 2% dei compensi percepiti nell’anno di imposta, sono deducibili al 75%. Come sempre ricordatevi la fattura, perché così potrete detrarre l’IVA, altrimenti con la sola ricevuta fiscale non sarà detraibile;
  • Spese di rappresentanza: spese per viaggi inerenti alla propria professione sono deducibili se non superano l’1% dei compensi percepiti nell’anno di imposta, l’IVA non è detraibile;
  • Convegni, congressi e corsi di aggiornamento professionale: deducibili al 50% e l’IVA è totalmente detraibile;
  • IVA detraibile: è ancora possibile dedurre l’IVA in caso le norme di legge non provvedevano a una detrazione del 100%.

Partita IVA 2016 – pagare meno tasse rivolgendosi ad un buon commercilista

Essere seguiti a livello fiscale nello svolgimento dell’attività professionale è importante.

Un commercialista esperto è in grado di organizzare documentazione e conti in modo tale da offrirvi un significativo alleggerimento fiscale. Una corretta pianificazione fiscale permette sia un grosso risparmio, sia la sicurezza di essere al riparo da possibili contestazioni, la normativa di legge prevede infatti il “metodo previsionale” degli acconti. Questo sistema permette di calibrare il carico fiscale in base agli oscillamenti del proprio reddito. Di solito gli acconti si calcolano su base annua precedente, ma se il vostro reddito dovesse scendere, vi ritrovereste con un carico fiscale insostenibile. Il metodo previsionale, vi permette di calcolare gli acconti in base alle eventuali diminuzioni di reddito, in modo tale da equilibrare il carico fiscale di anno in anno. Leggi anche: Pressione fiscale: le tasse sono diminuite veramente? Quante tasse pagheremo nel 2016? Pronta la stangata Aprire una partita IVA: 7 cose che non ti dicono