Anche se la NASpI 2015 viene erogata solo con il requisito di perdita involontaria del lavoro esistono dei casi in cui spetta anche a chi si dimette. Vediamo in quali casi viene erogata. Ad approfondire l’argomento è la circolare INPS del 12 maggio scorso la quale approfondisce proprio lo stato di disoccupazione, che nei requisiti è richiesto essere involontario. In teoria, quindi, i lavoratori che si trovano disoccupati in seguito a dimissioni o risoluzioni contrattuali dovrebbero rimanere esclusi dall’ammortizzatore sociale. Ci sono delle eccezioni, il lavoratore, infatti, potrà ricevere la NASpI anche se si trova in stato di disoccupazione a seguito della presentazione delle dimissioni a patto che Le dimissioni siano state presentate durante il congedo di maternità, nel qual caso la tempistica decorre a 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento di un anno di vita del bambini Le dimissioni siano state presentate per giusta causa  o per motivazioni legittime Vediamo quali sono le motivazioni a causa delle quali le dimissioni sono accettate per percepire l’ammortizzatore sociale:

  • mancato pagamento dello stipendio
  • Aver subito molestie sessuali nei luoghi di lavoro
  • Demansionamento
  • Mobbing
  • Variazioni delle condizioni di lavoro a seguito di cessione dell’azienda
  • Spostamento del lavoratore presso una sede diversa
  • Comportamento ingiurioso di un superiore gerarchico.

  Anche in caso di risoluzione consensuale de rapporto di lavoro si potrà usufruire della NASpI quando la risoluzione sia intervenuta nell’ambito della conciliazione tenuta presso la Direzione Territoriale del Lavoro.