Nel 2015 la formula di maggior successo per quanto riguarda il mondo dei mutui è stata la surroga che ha fatto registrare un +710,7% rispetto al 2013.   Chi è che decide di surrogare il mutuo? Per la maggior parte dei casi sono clienti che hanno stipulato un mutuo a tasso fisso per vedere poi, nel tempo, il tasso di interesse scendere a causa dell’abbassamento del costo del denaro.   La surroga, però non è il solo modo di cambiare il mutuo, è possibile intervenire anche con la rinegoziazione o la sostituzione del mutuo.

Vediamo ne dettaglio che differenze ci sono tra queste tre opzioni.  

Surroga mutuo

La surroga del mutuo, già prevista dall’articolo 1202 del Codice Civile, è stata semplificata dal decreto Bersani del 2007: è possibile avviare un nuovo mutuo con un istituto di credito che offra delle condizioni più vantaggiose al cliente; questo diritto non può essere ostacolato e la banca che ha erogato il mutuo non può operare sullo stesso un’autosurroga stipulando un nuovo mutuo a condizioni migliori. La surroga, quindi, vale soltanto fra istituti bancari differenti poiché riguarda la portabilità dell’ipoteca. La surroga altro non è che il confronto fra preventivi offerti da altre banche per scegliere il più conveniente.  

Rinegoziazione mutuo

Proprio per il fatto che l’istituto di credito che ha erogato il mutuo non può effettuare la surroga dello stesso, per offrire al cliente condizioni vantaggiose ed evitare la surroga da parte di un altro istituto, può essere offerta al cliente la rinegoziazione del mutuo che permette di modificare accordi e condizioni del finanziamento nella stessa banca. Proprio per evitare di perdere un cliente redditizio molto spesso l’istituto di credito che ha stipulato il mutuo accoglie la richiesta di rinegoziazione che non prevede costi i notaio per la perizia e una nuova istruttoria.  

Sostituzione mutuo

La sostituzione del mutuo è il finanziamento da un altro istituto di credito per estinguere il mutuo che si ha in corso.

Non si tratta di una surroga poiché non si tratta di un trasferimento di mutuo ma di una estinzione del mutuo precedente. L’ipoteca viene estinta e poi riaccesa e anche se i costi sono diversi, come ad esempio costo del notaio e le spese di apertura del nuovo prestito, la sostituzione presenta dei vantaggi non indifferenti. Con la sostituzione è possibile, infatti, richiedere più o meno liquidità rispetto al precedente mutuo.