La casistica delle multe per cinture di sicurezza non allacciate è ampia ed eterogenea. Tra gli automobilisti c’è molta confusione sulle responsabilità. Non tutti sanno ad esempio che anche le cinture posteriori devono essere allacciate obbligatoriamente. E se a non avere la cintura allacciata è il conducente è intuitivo che sarà lui a subire la contravvenzione: ma chi risponde per i passeggeri?

Multa per cintura di sicurezza non allacciata: importi

La contravvenzione per chi guida senza allacciare la cintura di sicurezza è di 323 euro.

Chi guida senza cinta rischia inoltre la decurtazione di cinque punti sulla patente. Lo stesso trattamento è previsto se a bordo ci sono passeggeri minorenni senza cinta: in questo caso infatti l’automobilista è ritenuto responsabile della loro incolumità. Fa eccezione il caso in cui chi guida non è il genitore e quest’ultimo sia a bordo. E’ intuitivo infatti che, in questa fattispecie, è il genitore a dover controllare che il passeggero minore abbia la cintura allacciata.

Cinte sicurezza passeggeri: chi paga la multa?

Se invece i passeggeri senza cintura di sicurezza sono maggiorenni, saranno responsabili ognuno per proprio conto. In questo caso però è prevista solo la sanzione pecuniaria e non anche la decurtazione dei punti. A chiarire questa responsabilità personale è l’articolo 172 del Codice della Strada. Il comma 10 del suddetto articolo prevede espressamente che “chiunque non fa uso dei dispositivi di ritenuta, cioe’ delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, e’ soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 80 a euro 323. Quando il mancato uso riguarda il minore della violazione risponde il conducente ovvero, se presente sul veicolo al momento del fatto, chi e’ tenuto alla sorveglianza del minore stesso”. Ne deriva quindi non la mancanza di responsabilità del conducente in caso di passeggeri maggiorenni. Le cinture di sicurezza per i cani: come funzionano

Esenzione cintura di sicurezza: chi può non allacciarle

Sono previste esenzioni dall’obbligo di cintura di sicurezza per le donne in gravidanza o per chi soffre gravi malattie per le quali l’uso della cinta potrebbe essere problematico, ad esempio disturbi di tipo cardiologico oppure per le donne sottoposte al trattamento di chemioterapia che hanno impiantato il porter al seno.

Attenzione però perché in caso di posto di blocco occorre esibire tutta la documentazione medica che comprova l’esenzione per l’uso della cinta.