Il limite dei pagamenti in contanti è stato fissato a mille euro per arginare l’ evasione fiscale. Ma la suddetta soglia non vale per pagamenti a quote facenti parte di liste nozze o regalo.  

Liste nozze: quote ed evasione fiscale

L’esempio tipico è il viaggio di nozze prenotato dai futuri sposi in agenzia: in questi casi il limite dei mille euro per i pagamenti in contanti vale solo per la singola quota (a condizione che venga rilasciata la quietanza di pagamento da allegare poi alla fattura intestata agli sposi).

E’ intuibile che questo porta di fatto ad introdurre uno escamotage lecito: chi intende versare più di mille euro può farlo suddividendo il pagamento in due quote. Fin qui la deroga resterebbe arginata ad un caso particolare e di nicchia (non tutti i futuri sposi possono contare su amici o parenti così generosi). Ma facendo un giro per negozi si scopre che lo stratagemma viene usato ad arte per evitare il limite per il pagamento in contanti.    

Acconti e saldo: le regole per il limite sui contanti

Volete comprare un pc che costa più di mille euro ad esempio? Girando vi capiterà di incontrare un negoziante pronto a farvi una lista regalo ad hoc con la particolarità che la lista si compone di un solo prodotto e che a contribuire a completarla sarete voi stessi. Possibile che queste liste regalo unilaterali non appaiono al Fisco quantomeno sospette? Se appare intuitivo come, per ragioni di equità nel trattamento di fattispecie simili, le regole applicate per le agenzie di viaggio e la lista nozze, chiarite anche dal ministero dell’Economia e delle Finanze, debbano valere anche in tutte le altre ipotesi di acconti e saldi precontrattualizzati, al tempo stesso non si può non auspicare un controllo di pratiche border line ed elusive dell’articolo 49 del decreto legislativo 231/2007.

   

Buoni viaggio e pagamento voucher

Sempre seguendo la stessa logica interpretativa il limite dei mille euro in contanti non si applica neppure alla fruizione dei buoni viaggio mentre si estende al loro acquisto da parte di chi poi li andrà a donare a titolo gratuito all’intestatario.