Sempre più persone si trasferiscono a lavorare a Dubai per qualche anno, attratte dagli stipendi alti. Ecco un paio di cose sul sistema contributivo e previdenziale che è bene sapere prima di partire.

Lavoro a Dubai: pagamento contributi volontario?

La prima caratteristica del sistema contributivo a Dubai è che è su base volontaria: il datore di lavoro non ha infatti l’obbligo di versare i contributi per i dipendenti alle casse dello Stato. Questo è reso possibile dalla densità demografica bassa, che permette l’autosostentamento dello stato sociale.

I lavoratori stranieri hanno accesso alla sanità pubblica anche se il governo di Dubai sta premendo affinché le aziende stipulino assicurazioni con copertura sanitaria per i propri dipendenti stranieri.

Pensione a Dubai: come funziona

A Dubai non è previsto un sistema pensionistico per i lavoratori stranieri, tuttavia molte istituzioni o aziende internazionali hanno elaborato alcuni piani. Considerando la media degli stipendi, la mossa più conveniente potrebbe essere aprire un fondo pensione personale.

Trovare lavoro a Dubai: le figure più richieste

Ma quali sono i lavori più richiesti a Dubai? Stando ai dati  della camera di Commercio italiana il maggior numero di posizioni aperte per lavorare a Dubai rientra nel comparto economico (accounting, management, sales and marketing, banking and finance), seguite da ingegneri, medici e operatori turistici. Gli stipendi però, come ha spiegato Edoardo Preatoni, general manager della Preatoni Real Investment Developments, variano molto in base al grado di professionalità e competenza. Si distinguono neolaureati,  manager e professionisti di medio-alto livello, camerieri, cuochi e aiuti cuochi nel settore della ristorazione, operai specializzati, tecnici e meccanici nelle costruzioni e nell’ingegneria.

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