Con le ultime Faq pubblicate dal ministero del Lavoro vengono chiariti ulteriori dubbi legati all’Isee, l’indicatore che serve a stabilire la situazione economica dei nuclei familiare per accedere a prestazioni sociali e servizi di pubblica utilità.   Per chi nel corso dell’anno perde il lavoro o subisce una diminuzione del reddito pari o superiore al 25% , in qualsiasi momento dell’anno è possibile aggiornare il proprio Isee mediante “Isee Corrente” la formula studiata proprio per non dover aspettare l’Isee dell’anno successivo determinata dalla dichiarazione fiscale.

  L’Isee corrente si può presentare sia se la perdita o la sospensione del lavoro sia dipensa dal datore di lavoro, sia che sia dipesa da una decisione del lavoratore stesso.   Per quanto riguarda, invece, il lavoratore autonomo che originariamente apportava lavoro e capitale decide di non lavorare pià chiudendo la posizione Inps e permanendo come socio può utilizzare l’Isee Corrente mentre non può farlo il dichiarante che si è visto, da un anno all’altro, ridurre gli assegni di mantenimento poichè la situazione lavorativa non è mutata. Nuovo Isee: nel 2015 un italiano su 6 lo ha usato Isee 2016: ecco il nuovo modello DSU