L’indennità di accompagnamento offre alle famiglie di persone invalide un contributo economico qualora l’assistenza avvenga a casa.   L’articolo 1 della legge 18 del 1990 che regola proprio l’indennità di accompagnamento specifica che sono esclusi dalla sue erogazioni gli invalidi civili ricoverati gratuitamente.   Ovviamente questa regola ha avuto, nel corso degli anni, diversi problemi interpretativi. Quali sono i ricoveri che portano all’esclusione della prestazione? Non tutti i ricoveri infatti, determinano l’impossibilità di fruire dell’indennità di accompagnamento.

  L’esclusione avviene in presenza di ricovero in istituto ma solo nei casi di lunga degenza o per l’effettuazione di terapie riabilitative per periodi molto lunghi. I ricoveri brevi per situazioni limitate nel tempo, quindi, non prevedono l’esclusione dalla fruizione dell’indennità di accompagnamento.   Bisogna poi prendere in considerazione il concetto di ricovero gratuito. E’ da sottolineare che la perdita dell’indennità di accompagnamento sussiste soltanto qualora il ricovero in strutture per lunga degenza sia a titolo gratuito. Questo è stato chiarito anche dall’INPS nel messaggio 18291 del 2011: il ricovero gratuito è quello con il mantenimento totalmente a carico di un ente pubblico, sia esso ospedale o istituto. Per tutto il periodo di effettiva permanenza in una di queste strutture l’erogazione dell’indennità di accompagnamento è sospeso. Viene considerato gratuito anche il ricovero effettuato presso strutture a pagamento con il solo scopo di ottenere un trattamento migliore di quello riservato dal Servizio Sanitario Nazionale.   Per quanto riguarda, invece, il ricovero a pagamento è considerato tale qualora la retta sia versata interamente, o in parte, dall’interessato o suoi familiari. In questi casi l’indennità di accompagnamento continua ad essere corrisposta anche nel periodo di unga egenza ma l’interessato, o chi per lui, dovrà produrre la necessaria documentazione che attesti il carico effettivo del ricovero di enti pubblici e del carico dell’interessato.