Al via i lavori sul taglio al cuneo fiscale, con una possibile mancia sulla busta paga dei lavoratori dipendenti. Sono queste le ultime indiscrezioni trapelate al riguardo del taglio al cuneo fiscale promosso dal Governo Letta.

Cuneo fiscale: di cosa si tratta

Innanzitutto è bene ricordare che il cuneo fiscale è un indicatore della somma di tutte le imposte che gravano lavoro e quindi sulle tasse che il datore di lavoro e il lavoratore pagano allo Stato. In sostanza è una percentuale  che rappresenta l’incidenza di tutte le imposte dirette, imposte indirette e contributi previdenziali sul costo complessivo del lavoro.

Taglio cuneo fiscale: le ipotesi

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Di taglio al cuneo fiscale se ne parla da sempre, anzi da troppo e finora non c’è stato alcun cambiamento positivo. Complice la crisi, diventa sempre più difficile per i datori assumere con contratti adeguati i lavoratori visto il peso delle tasse sul lavoro e si finisce per alimentare, oltre alla disoccupazione, anche il nero, piaga sociale specialmente al Sud ( si rinvia al nostro articolo Lavoro nero, boom tra disoccupati, pensionati e cassaintegrati. Primato alla Calabria). L’ipotesi che trapela nelle ultime ore in riferimento al taglio del cuneo fiscale, parla di una mancia, un bonus in busta paga che si troverebbero i lavoratori e pensionati, di circa 250.300 euro, da erogare con la tredicesima.

Taglio cuneo fiscale: quanto costa?

Un’operazione che costa a conti fatti circa 5 miliardi di euro e per recuperarli al Tesoro si pensa all’aumento delle aliquota Iva agevolate, quella al 4 e al 10%, rispettivamente fino al 6/8%  e all’11%, producendo così un aumento dei prezzi dei prodotti di largo consumo della spesa delle famiglie italiane, come pane, pasta, latte verdure, quotidiani, ecc Sul taglio al cuneo fiscale dovrà decidere il Consiglio dei ministri, dopo trattative e incontri con le parti sociali a Palazzo Chigi e forse tutto sarà inserito nella prossima legge di stabilità.