Il contributo affitto è un aiuto che lo Stato riconosce alle famiglie che per motivi economici legati alla crisi non riescono a pagare l’affitto. L’agevolazione è riconosciuta dal 1 dicembre 2014 al 31 dicembre 2016 solo alle famiglie che riescono a rispondere a determinati requisiti. Il contributo affitti, previa richiesta dell’affittuario, permette l’accesso al Fondo Morosità incolpevole, al Fondo Nazionale Sostegno all’Accesso alle Abitazioni in Locazione o a bandi istituiti dai Comuni per aiutare gli affittuari.  

Contributo affitto 2016

Per gli inquilini vittime di morosità incolpevole lo Stato ha previsto, attraverso i Comuni, un aiuto per chi, al di là della propria volontà non riesce a pagare l’affitto.

Il Fondo Morosità Incolpevole opera soltanto nei Comuni con alta tensione abitativa prevedendo stanziamenti di 20 milioni di euro per gli anni 2014 e 2015 e 190 milioni stanziati per il periodo compreso tra il 2016 e il 2020. I contributi concessi dal Fondo Nazionale Sostegno all’Accesso alle Abitazioni in Locazione e dal Fondo Anti-sfratti sono pari alla differenza del canone di affitto che si sarebbe pagato per un’abitazione popolare e il canone che, invece, si paga per la propria abitazione.  

Cause morosità

Per poter accedere al contributo i motivi della morosità devono dipendere da cause gravi quali:

  • licenziamento o riduzione dell’orario di lavoro
  • cassa integrazione
  • mancato rinnovo del contratto
  • cessazione dell’attività lavorativa autonoma
  • infortunio o decesso di un componente della famiglia che concorreva al reddito del nucleo familiare

Nella prossima pagina vedremo quali sono i requisiti di accesso al fondo e quale contributo viene erogato con esso.    

Requisiti di accesso

Per poter accedere ai contributi del Fondo i cittadini devono anche possedere i seguenti requisiti:

  • Un Isee non superiore ai 35mila euro
  • Nessun componente del nucleo familiare deve essere proprietario, usufruttuario di un immobile nella stessa provincia
  • Aver ricevuto l’atto di convalida di sfratto per morosità
  • Avere un contratto di affitto regolarmente registrato
  • L’abitazione non deve essere di lusso
  • Nella casa in affitto si deve avere la residenza da almeno 1 anno
  • Avere cittadinanza italiana o permesso di soggiorno
  • La presenza di minori, invalidi o over 70 anni costituisce privilegio a parità di requisiti

 

Morosità incolpevole: a quanto ammonta il contributo?

La somma massima che viene erogata dal Fondo Morosità Incolpevole è di 8mila euro che possono essere erogati in uno dei seguenti modi:

  1. se il proprietario rinuncia allo sfratto il contributo va a sanare le morosità pregresse fino ad un massimo di 8mila euro
  2. se il proprietario decide di prorogare lo sfratto il contributo è pari ai mesi del differimento dello sfratto e comunque non inferiore a 6 + 3 mesi di morosità pregressa
  3. Se si stipula un nuovo contratto ci affitto per una abitazione diversa, il contributo è di 3 mesnilità del nuovo contratto di affitto.