Possono essere considerati veicoli d’epoca e auto storiche, tutte le auto e moto, che avendo una certa età possono essere considerate interessanti per collezionismo. In Italia, per poter parlare di veicoli d’epoca è necessario che siano stati superati i venti anni di vita. Bisogna specificare che i veicoli storici non sono autorizzati alla circolazione a meno di non essere diretti a manifestazioni proprio dedicate ai veicoli d’epoca.

Tassa di circolazione: differenze per auto storiche di 20 e 30 anni

Dal 2016, le auto storiche hanno subito una variazione legata al pagamento del bollo auto, fino al 2014 le auto che avevano dai 20 ai 30 anni erano esenti.

La nuova legge di Stabilità, ha confermato quanto già attivato nel 2015, ed ha cancellato questo beneficio per quanti siano in possesso di auto storiche con età compresa tra i venti e i trent’anni, mentre i proprietari di veicoli d’epoca con età superiore ai trent’anni potranno continuare ad usufruire dell’esenzione dal bollo. La scelta del Governo è stata dettata dalla possibilità di poter distinguere le auto di interesse storico dalle auto ‘vecchie’. Naturalmente, quando si parla di auto con età superiore ai trent’anni, la possibilità che esse siano solo ‘vecchie’ viene a decadere, potendo garantire così l’esenzione totale dal bollo e il riconoscimento di auto d’epoca. Il presidente dell’ACI (Automobil Club Italia), è intervenuto sulla questione evidenziando come le auto con un’età compresa tra i venti e i trent’anni molto spesso sono solo auto vecchie, senza nessun valore storico. Tra queste, tuttavia, esistono una serie di mezzi che rientrano nella categoria di auto d’epoca e, proprio per queste auto, catalogate ed elencate proprio dall’ACI come storiche, Angelo Sticchi Damiani suggeriva al Governo delle misure correttive, a tutela di quei pochi, veri modelli di valenza storica.

Dove trovare l’elenco delle auto storiche?

L’elenco di auto storiche di età compresa tra i venti e i trent’anni fornito dall’ACI è di fondamentale importanza non solo per i proprietari delle auto stesse, ma anche per le assicurazioni e per tutti quanti operano a contatto con le auto d’epoca e gli automobilisti che le possiedono.

Un particolare punto da tenere in considerazione, è quello relativo alle emissioni gassose: le auto storiche presentano motori di vecchia generazione e sono molto più inquinanti rispetto ai veicoli moderni. Anche per questo motivo diventa fondamentale distinguere auto semplicemente vecchie (e quindi anche pericolose e nocive per l’ambiente) da auto che presentano una valenza storica. La reintroduzione del bollo ha portato molti automobilisti a vendere o rottamare la propria auto storica o vecchia. Il proprietario di un auto vecchia o storica è tenuto al pagamento del bollo, per il solo possesso del veicolo stesso, anche se non è in circolazione. Dopo molte insistenze sull’importanza del settore delle auto d’epoca da parte di automobilisti, operatori del settore e anche grazie alle stesse Regioni, il Governo ha acconsentito ad una decurtazione del 10% rispetto al valore del bollo per tutte quelle auto di età compresa tra i venti e i trent’anni che risultano inserite nella lista dell’ACI come auto da collezione e iscritte negli appositi registri regionali.

Le auto storiche con più di trent’anni

Per questa categoria di auto l’esenzione del bollo resta valida e, inoltre, non è necessaria l’iscrizione ai registri regionali o storici, per poter usufruire dell’esenzione, basta dimostrarne l’età dell’auto. Tuttavia va specificato che l’esenzione è totale solo se l’auto non viene utilizzata in nessun caso per la circolazione: viceversa è previsto il pagamento di una tassa annuale la cui ricevuta deve essere sempre mostrata, su richiesta delle autorità competenti e della polizia.