Nelle cause di separazione o divorzio con figli la questione dell’assegno di mantenimento di questi ultimi è di cruciale importanza. Fino a quando spetta? Cosa succede se i figli diventano maggiorenni ed economicamente autosufficienti?

Figli maggiorenni: stop automatico al mantenimento?

Va precisato che, in caso di occupazione che permetta al figlio di mantenersi autonomamente, l’obbligo al versamento dell’assegno di mantenimento non decade in automatico. Il genitore, verosimilmente il padre, dovrà rivolgersi al giudice e sarà quest’ultimo a verificare se effettivamente siano venute meno le condizioni che giustificano l’importo dell’assegno mensile.

Il mantenimento potrà essere sospeso o ridotto a seconda dei casi. Il giudice dovrà verificare se lo stipendio del giovane possa effettivamente garantirgli non solo sostentamento bensì lo stesso tenore di vita assicurato nel nucleo familiare di provenienza.   L’analisi avverrà anche in rapporto alle qualifiche professionali del giovane. Non gioca in favore del giovane aver rifiutato proposte di lavoroadeguate alle competenze maturate. Se invece il figlio maggiorenne è disoccupato ma dimostra di essersi impegnato a cercare lavoro, l’obbligo al versamento dell’assegno continuerà a sussistere in capo al genitore obbligato oltre il 26esimo anno di età. E’ questa la soglia anagrafica che il Fisco usa per poter considerare una persona fiscalmente a carico di un altro soggetto.

Alimenti e mantenimento figli: differenze

Non è facile che, prima di questa data, il giudice conceda la sospensione dell’assegno di mantenimento anche perché, una volta ottenuta, questa non può essere revocata qualora poi il giovane perda il lavoro (a lui spetteranno solo gli alimenti). Si intuisce quindi che l’ipotesi è limitata ai casi di assunzioni stabili.