Aprire un bar o un ristorante più semplice per effetto della liberalizzazione

Aprire un bar o aprire un ristorante. L’iter diventa più semplice con il cammino intrapreso dalla liberalizzazione. Dopo l’apertura senza limiti di orario, anche nei giorni festivi, Pasqua, natale e Capodanno, includendovi le domeniche, novità in arrivo anche per chi volesse aprire un bar o un ristornate  e in genere un’attività di somministrazione bevande e alimenti.

Aprire un bar con la liberalizzazione

E’ all’esame del Consiglio dei ministri un provvedimento che conclude l’iter di approvazione delle modifiche al D.

Lgs. n. 59/2010 che ha recepito la direttiva comunitaria servizi 2006/123, la c.d. “direttiva Bolkestein”. Si prevede infatti la liberalizzazione dell’apertura di bar e ristoranti, sempre che il comune non abbia deciso di tutelare una zona del territorio comunale e non solo. Possibilità di essere titolari di un esercizio pubblico anche se sprovvisti della professionalità prescritta e revisione dei requisiti morali, sussistenza della capacità finanziaria per gli spedizionieri, nonché soppressione dell’albo dei commissionari, mandatari dei prodotti ortofrutticoli.

Scia al posto della Dia

Una liberalizzazione questa che risente della sostituzione della Scia, la segnalazione certificata di inizio attività con la Dia, Denuncia di inizio attività. In merito proprio alla Scia per aprire un bar o aprire ristorante, si è avuto modo anche di stabilire che se il comune non ha sottoposto la zona del territorio a tutela e perciò non ha programmato l’apertura di nuovi bar e ristoranti, per iniziare una nuova attività di somministrazione di bevande e alimenti, basta presentare allo sportello unico delle attività produttive una mera segnalazione dell’interessato di inizio di attività, proprio la Scia, introdotta dall’articolo 19 della legge 241/1990, ossia una dichiarazione che va a sostituire le autorizzazioni, licenze o domande di iscrizioni non sottoposte a valutazioni discrezionali o al rispetto di norme di programmazione e pianificazione, così come di vincoli ambientali, paesaggistici, culturali, ecc.

Ricorrendo tali presupposti, alle imprese sarà sufficiente presentare il relativo modello Scia, correttamente compilato e completo in ogni sua parte per avviare la propria attività, in tal caso attività di somministrazione di bevande e alimenti.

 

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