Non solo le imprese ma anche i privati possono risparmiare sull’acquisto di un immobile adibito a prima casa mediante asta giudiziaria. E’ l’effetto della norma sull’imposta di registro fissa contenuta nel decreto sulle banche che è stato trasmesso per la seconda lettura al Senato, quella definitiva. Il Dl 18/2016 si appresta quindi a diventare legge: ecco che cosa cambia sugli acquisti immobiliari da vendite giudiziarie.

Tutto quello che c’è da sapere sulle aste giudiziarie

Imposta di registro acquisto prima casa: novità 2016 su immobili all’asta

Lo sconto per i trasferimenti immobiliari nell’ambito delle aste giudiziarie, previsto originariamente per le imprese, si estende quindi anche ai privati.

L’imposta di registro ipo catastale viene fissata a 200 euro e non è più calcolata in misura proporzionale del 9% sul valore della compravendita.

Ci sono inoltre delle differenze di trattamento nei due casi: se il soggetto acquirente è un’impresa, questa sarà infatti tenuta a rivendere l’immobile acquistato all’asta entro due anni.

I requisiti per i privati invece prevedono il ricorrere delle condizioni per l’agevolazione fiscale prima casa, ovvero:

–          sono esclusi gli immobili di lusso;

–          l’immobile deve trovarsi nel Comune in cui l’acquirente ha la residenza o la sposti entro 18 mesi dall’acquisto;

–          l’acquirente deve adibire l’immobile a prima casa e, per farlo, non deve possederne altri per cui ha usufruito delle suddette agevolazioni o, in caso contrario, deve cederne la proprietà entro un anno.

La disposizione che permette di usufruire dello sconto sull’imposta di registro nella misura fissa di 200 euro ha effetto temporaneo quindi si riferisce solo agli atti che saranno emessi entro il 31 dicembre 2016.