Lo scorso 15 giugno l’Istat ha diffuso il rapporto sul Bilancio Demografico Nazionale per l’anno 2014 snocciolando dati e statistiche relative alla posizione residente totale e straniera, al tasso di natalità e mortalità dell’anno appena passato, al flusso delle migrazioni e agli stranieri in Italia che hanno ottenuto la cittadinanza, oltre ovviamente ai dati di natura puramente demografica. Le cifre che sono emerse appaiono molto interessanti: abbiamo sintetizzato il rapporto prendendo le componenti più salienti, ma ricordiamo che il documento è a disposizione di tutti ed è facilmente reperibile su internet e scaricabile in formato pdf.

Andiamo quindi a scoprire l’Italia del 2014 in dati, pillole, cifre e statistiche.  

Quanti residenti in Italia?

Sono 60.795.612 i residenti in Italia al 31 dicembre 2014. La popolazione risiedente nelle varie aree geografiche è così ripartita:  

  • Nord-ovest: 16.138.643
  • Nord-est: 11.661.160
  • Centro: 12.090.637
  • Sud: 14.149.806
  • Isole: 6.755.366

  Come si legge nel rapporto, nel 2014 il numero dei residenti nel nostro Paese è rimasto stabile. La maggiore variazione in negativo si è registrata al sud, dove rispetto al 2013 mancano poco più di 18 mila unità. Il Centro ha invece visto aumentare la propria popolazione residente di quasi 20 mila unità.  

Quanti stranieri residenti in Italia?

Veniamo ora a uno dei dati più attuali e di interesse per certuni cittadini, ovvero il numero complessivo degli stranieri residenti in Italia. L’aumento si registra un po’ ovunque, tranne che in nord-est. In totale sono 5.014.427 gli stranieri residenti in Italia, così ripartiti per aree geografiche:  

  • Nord-ovest: 1.725.540
  • Nord-est: 1.252.013
  • Centro: 1.275.845
  • Sud: 541.844
  • Isole: 219.195

  In totale si è registrato un aumento dell’1,9% rispetto al 2013. Tra gli stranieri, 130 mila persone hanno ottenuto la cittadinanza italiana, rappresentando il 29% in più di cittadini italiani. In Italia si registrano in tutto più di 200 nazionalità, di cui più del 50% proviene dall’Europa. La Romania è il Paese straniero maggiormente rappresentato in Italia, con il 22,6% del totale degli stranieri.

Staccata di molto la popolazione albanese, che tocca quota 9,8%, e quella marocchina (9%).  

Movimento naturale della popolazione

Ciò riguarda prevalentemente il rapporto tra il tasso di natalità e quello di mortalità della popolazione e pertanto si è registrato un saldo negativo di circa 100 mila unità, il livello più alto mai raggiunto nel nostro Paese dalla fine della Prima Guerra Mondiale, che rappresenta anche un dato rilevante per il livello di bassa natalità in Italia. Più nel dettaglio, nel 2014 vi sono state 12 mila nascite in meno rispetto al 2013: la variazione negativa riguarda però anche i nati stranieri, che sono 2.638 unità in meno rispetto all’anno precedente. Nel complesso, tuttavia, i nati stranieri rappresentano quasi il 15% del totale. Anche il tasso di mortalità ha subito una riduzione nel 2014 rispetto al 2013, esattamente di 2.380 unità.  

Età media

Continua l’invecchiamento della popolazione italiana, per la quale si registra un’età media di 44,4 anni. L’aumento è continuo e costante ormai dal 2011: gli anziani con un’età media di 80 anni rappresentano il 6,5% della popolazione. La Liguria è la regione più “vecchia”, con il 28% degli over 65 e l’11,5% degli under 14. La Campania è invece la regione meno vecchia, con il 17,6% di anziani. Si deve andare nella provincia di Bolzano per incontrare la percentuale più alta di under 14: 16,1%.   Guardando agli ultracentenari, nel nostro Paese sono circa 800 che sfiorano o superano quota 105 anni: sono tutte donne, invece, le 18 persone che hanno più di 110 anni.  

Migrazione verso l’estero

Nel 2014, 136 mila persone hanno abbandonato l’Italia per trasferirsi all’estero. Tra queste ben 90 mila sono cittadini italiani.