I Pm della Procura di Milano ipotizzano una tangente di 2,4 milioni di euro da parte di Finmeccanica a Giulio Tremonti e hanno aperto formalmente una inchiesta nei confronti dello studio tributaristico “Vitali Romagnoli Piccardi & Associati” di cui è stato fondatore Giulio Tremonti.   All’epoca in cui si svolsero i fatti, nel 2009, Tremonti era uscito formalmente dallo studio poiché ricopriva la carica di ministro, ma oggi ne è nuovamente socio.   Nel marzo 2009 Giulio Tremonti, allora ministro dell’Economi nel quarto governo Berlusconi, avrebbe incassato un tangente da Finmeccanica per cambiare idea riguardo alla sua contrarietà per l’acquisto della società statunitense Drs, fornitrice del Pentagoni, per la cifra di 3,4 miliardi di euro.

  La tangente sarebbe stata passata sotto forma di parcella professionale per saldare una consulenza sui profili fiscali dell’acquisizione allo studio fondato da Tremonti.   Tra gli indagati per corruzione oltre a Tremonti anche uno dei soci dello studio, Enrico Vitali, Pierfancesco Gugliarini, allora presidente di Finmeccanica e Alessandro Pansa, ex direttore finanziario di Finmeccanica.