Un nuovo studio scientifico riaccende il dibattito sui rischi connessi all’uso della pillola contraccettiva. Solitamente la cura ormonale femminile viene associata al pericolo di insorgere di tumori. Questa volta però in occasione dell’ ECTRIMS di Boston (il principale convegno mondiale dedicato alla Sclerosi Multipla) è stata approfondita la possibile relazione tra uso di contraccettivi orali (CO) e il rischio di sviluppare Sclerosi Multipla (SM) o sindrome clinicamente isolata (CIS). Sotto accusa sono finite più nello specifico le pillole che contengono noretindrone e levonorgestrel.

I risultati si basano su un lungo periodo di osservazione.  

Come si è svolta la ricerca: la fase di osservazione

Le volontarie sono state osservate nel periodo compreso dal 2008 al 2011: nel 57% dei casi è stato riscontrato un incremento del rischio di ammalarsi di SM definita o CIS nelle donne che assumevano CO contenti noretindrone. Percentuale simile per chi prendeva pillole più recenti contenenti levonorgestrel. Nessuna correlazione è emersa invece per preparati contenenti Drospirenone.

Correlazione pillola contraccettiva e Sclerosi Multipla: i limiti della ricerca

La ricerca non è certamente priva di limiti: a partire dal suo carattere retrospettivo fino alla mancanza di approfondimento riguardo la sussistenza o meno di altre variabili potenzialmente influenti come la vitamina D, la dieta, lo stile di vita o il vizio del fumo. Tuttavia i dati sono sufficienti ad incentivare la produzione di nuovi studi in questa direzione