Siamo abituati a parlare sempre male del nostro Paese, a vederne i difetti, anche quelli più piccoli, nella speranza che essi vengano corretti e risolti definitivamente. Certo, i difetti dell’Italia sono tanti e grossi, ma a volte fa anche bene prendere un po’ di ossigeno e focalizzarsi sui punti a favore. Soprattutto quando non ne parla nessuno o sono davvero in pochissimi a farlo. Il sistema sanitario italiano, infatti, migliora rispetto all’anno scorso nel mondo, salendo di un gradino in più sul podio e piazzandosi in seconda posizione dietro Singapore. In Europa, invece, siamo ancora primi, proprio come l’anno scorso.

A riportare la consueta classifica annuale ci ha pensato Bloomberg, che nel monitorare Paesi con più di 1 milione di persone, ha valutato determinati parametri, come il tasso di mortalità, il numero dei fumatori, la percentuale delle vaccinazioni, l’aspettativa di vita, l’efficienza sanitaria in generale e la soddisfazione della popolazione nei confronti di questa e la percentuale della popolazione che gode dell’assistenza sanitaria.  

Sistema sanitario più efficace del mondo: la classifica Bloomberg

I dati di Bloomberg utili a segnare queste classifiche sono stati presi attraverso l’incrocio di quelli elaborati dalle Nazioni Unite, dalla Banca Mondiale e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: al primo posto nel mondo troviamo Singapore, che ha registrato l’89,45%, mentre l’Italia è poco dietro con un punteggio di 89,07%. Sul gradino più basso del podio troviamo invece l’Australia, con l’88,33%. A seguire, la top ten mondiale vede rispettivamente Svizzera, Giappone, Israele, Spagna, Olanda, Svezia e Germania. Le ultime 10 posizioni di questa classifica sul sistema sanitario sono invece occupate rispettivamente da Camerun, Uganda, Angola, Malawi, Burundi, Mozambico, Ciad, Repubblica democratica del Congo e Swaziland.   [tweet_box design=”box_09″ float=”none”]L’Italia ha il sistema sanitario più efficiente di Europa e il secondo nel mondo, dietro Singapore[/tweet_box]  

Perché l’Italia ha un sistema sanitario così efficiente

Rispetto all’anno scorso, l’Italia è salita di una posizione piazzandosi così al secondo posto nella classifica mondiale.

Uno dei parametri più significativi che ha determinato questo sorpasso (su Hong Kong, quest’anno assente dalla top 10) è determinato dalla soddisfazione generale della popolazione nei confronti del sistema sanitario nazionale, i cui unici elementi di disturbo sono rappresentati dalle lunghe code e dai lunghi tempi di attesa per alcune tipologie di esami speciali o per avere una visita da determinati specialisti. Un altro fattore che influisce positivamente sulla nostra qualità sanitaria è senza alcun dubbio rappresentato dall’alimentazione. La dieta mediterranea può ancora permettersi di prendere i meriti di quanto appena detto, anche grazie a una forte componente nutrizionale a base di pesce, verdure, frutta e olio d’oliva integrati nella nostra dieta. Anche la carne nel nostro Paese non è consumata così tanto come in altri Paesi del mondo, come ad esempio negli Stati Uniti. In Italia, infatti, si preferisce mangiare più carne magra che carne grassa, con quest’ultima che viene consumata spesso in occasione di eventi speciali e particolari o comunque una volta ogni tanto. Ma è preponderante l’utilizzo dell’olio d’oliva nella nostra cucina, così come l’aglio: due ingredienti che abbassano notevolmente il rischio di avere ictus, attacchi di cuore e altre malattie cardiache o di tipo neurologico, come ad esempio il morbo di Alzheimer.   [tweet_box design=”box_09″ float=”none”]Soddisfazione dell’assistenza sanitaria e abitudini socio-alimentari: così l’Italia guida la classifica dei sistemi sanitari più efficienti[/tweet_box]   E la pasta? E la pizza? La prima viene consumata in proporzioni normali, mentre la seconda è spesso condita da ingredienti sani e non grassi; ma uno degli aspetti più importanti da considerare per valutare l’efficienza del nostro sistema sanitario è senza dubbio rappresentato dal nostro stile di vita e dalle nostre abitudini socio-alimentari, ovvero la frequenza con cui si mangia spesso e tutti allo stesso tempo in famiglia, fattore che riduce il livello di ansia e di stress e che induce a un maggiore livello di relax e benessere.
La cosiddetta convivialità, insomma, fa bene alla nostra salute e alla nostra testa, perché allontana i problemi della vita quotidiana in modo semplice e naturale. La nostra aspettativa di vita, inoltre, è la seconda più lunga del mondo, arrivando a ben 83 anni di media, ma il nostro Paese condivide tale traguardo con Spagna, Australia, Singapore e Svizzera. Tra i parametri più rilevanti spicca anche la straordinaria importanza dell’esercizio fisico quotidiano praticato dagli italiani, o della semplice passeggiata dopo i pasti, che aiuta la digestione e, in generale, a vivere meglio.     Fonte | Italian Tribune