Colpo di scena. Ebbene sì, ecco una nuova riproposizione di Davide contro Golia. Stavolta è l’italiana Alisea a fare causa ad Apple, il colosso di Cupertino colpevole di aver copiato le matite tecnologiche prodotte dalla startup italiana. La prima udienza è fissata per il 29 maggio. Come andrà a finire questa causa? Facciamo il punto della situazione e cerchiamo di capire nel dettaglio cosa effettivamente la mela morsicata ha rubato a noi italiani.

La causa che non ti aspetti

Si chiama Perpetua la matita speciale che Alisea produce e che Apple avrebbe copiato senza ritegno.

L’azienda vicentina chiama all’attenzione dei giudici la proposta di Apple lanciata nel 2018, in riferimento ad ApplePencil 2 generation, in pratica matite in tutto e per tutto simili alla succitata Perpetua. Quest’ultima era stata brevettata 4 anni prima, ossia nel 2014. Ecco le parole di Susanna Martucci Fortuna, amministratore delegato e fondatore di “Alisea srl”:

“È la battaglia di una piccola matita italiana contro la prepotenza di un colosso mondiale. Perpetua è un prodotto di nicchia, di una piccola azienda di nicchia, in un Paese dove però la nicchia costituisce la maggiore e la più estesa delle diverse realtà aziendali esistenti e, soprattutto, dove la nicchia costituisce, spesso e volentieri, l’eccellenza e l’innovatività in molteplici settori industriali”.

Secondo Alisea, il colosso di Cupertino si è indebitamente appropriato della loro invenzione regolarmente brevettata 4 anni prima. A quanto pare, Alisea aveva prima cercato di dialogare con Apple, ma non avendo ottenuto riscontro hanno deciso di passare alle vie legali:

“Per un anno abbiamo mandato alla Apple tutti i documenti che ci avevano chiesto. Abbiamo cercato di essere collaborativi al massimo pensando e sperando di poter arrivare a risolvere questa controversia parlandoci; confrontandoci seduti a un tavolo. Ma a un certo punto, da parte loro, c’è stata la chiusura totale. Non hanno più voluto parlare e nemmeno ascoltare”.

Apple copia le matite di un’azienda italiana, Alisea fa causa al colosso

Insomma, le richieste di Alisea sembrano più che legittime, soprattutto dopo che c’è stata la chiusura totale da parte di Apple.

Ecco la sintesi a cui è arrivata l’azienda italiana:

Riteniamo che la Apple, un colosso, si sia illegittimamente appropriata di caratteristiche proprie della nostra “Perpetua” per la produzione, commercializzazione e pubblicizzazione nel mercato europeo del prodotto ApplePencil 2 generation, violando così i suoi diritti di proprietà intellettuale e industriale e ponendo in essere condotte di concorrenza sleale”.

Alisea è presente sul mercato dal 1994 che opera nell’ambito dell’economia circolare e si occupa della creazione-produzione di oggetti di design Made in Italy. Ma cos’è Perpetua? Si tratta di una matita, o meglio un dispositivo di scrittura multifunzionale capace di scrivere su qualsiasi piano, che sia carta o un uno schermo touchscreen. La particolarità di Alisea però è quella di utilizzare materiale di scarto racimolato dalla raccolta differenziata. Nel caso di Perpetua, ad esempio, la matita è stata realizzata con il 100% di polvere di grafite riciclata, oltre che con zantech, un materiale creato dalla stessa azienda.

Insomma, la lotta tra Apple e Alitea è certamente impari. Ma la legge ci dice che tutti devono rispettare le stesse regole e, se davvero i giudici ravviseranno gli estremi di plagio commerciale, allora sarà effettivamente il grande Apple a pagare. Siamo sicuri che in qualche modo giustizia sarà fatta, soprattutto data la buona volontà da parte della startup vicentina a voler trovare un accordo prima di passare a un’accusa in tribunale.